Di Giampiero Gramaglia | 25 Aprile 2022
Vince Macron, ma la Francia resta un paese diviso
Nonostante la vittoria Macron potrebbe scoprirsi presidente senza maggioranza nell’Assemblea nazionale, dopo le politiche di giugno.
Nonostante la vittoria Macron potrebbe scoprirsi presidente senza maggioranza nell’Assemblea nazionale, dopo le politiche di giugno.
Il decisionismo “gentile” di Draghi, svincolato dal quelle logiche del consenso che invece stanno debilitando internamente i partiti.
Il centrodestra è così pieno di guai e di liti interne che le prossime elezioni amministrative rischia di perderle.
Inizia la discussione alla Camera sulla risoluzione sul Def. Prorogato il superbonus e ok al contenimento dei prezzi. Rischio scostamento.
Dopo la discussione di oggi sulla riforma dell’ordinamento giudiziario l’approvazione, nonostante qualche dissenso, sembra certa.
Dopo una settimana politica intensa Draghi può aprire l’uovo di Pasqua tranquillo. Il fronte interno, per ora, è saldo.
La strategia di Draghi è davvero riuscita a tenere unito il centrodestra? I passi avanti sono stati fatti, ma le divisioni restano.
Dalla giustizia al lavoro, fino ai pagamenti digitali, ecco cosa prevede il nuovo decreto sul Pnrr discusso in Cdm.
Il costituzionalista Alfonso Celotto sulla riforma semipresidenziale: «Serve un cambio di passo, i temi sono maturi».
Macron suda freddo, insidiato da Marine Le Pen, ma le elezioni francesi lo vedono saldamente in vantaggio.
Intervista con il Sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè: «L’Italia sta assumendo peso nello scacchiere internazionale. Merito di Draghi».
Il voto di fiducia al Senato ha portato alle stelle la tensione tra Pd e M5S. Ecco come si sta sviluppando la situazione in queste ore.