Di Ettore Maria Colombo | 18 Luglio 2022
A tre giorni dal “Giorno del Giudizio”
A tre giorni dal discorso di Draghi alle Camere, il Doomsday, si apre qualche spiraglio per la prosecuzione del governo. I tre scenari.
A tre giorni dal discorso di Draghi alle Camere, il Doomsday, si apre qualche spiraglio per la prosecuzione del governo. I tre scenari.
La rottura in Senato con i grillini ha convinto Draghi a rassegnare le dimissioni. Ora serve la destrezza istituzionali di Mattarella.
“Ricordati che devi cadere”, il mantra che ha accompagnato la storia delle crisi di governo nell’Italia repubblicana.
La crisi di governo potrebbe ufficialmente aprirsi giovedì con il voto al Senato. Ma nel paese reale la legislatura sembra già finita.
Il governo attendista, ma intanto i costi della vita salgono. Settembre presenterà il conto. Draghi sia saggio e non faccia il “cunctator”.
La maggioranza annodata sul tira e molla tra Draghi e Conte, che minaccia la stabilità del governo. Il decreto Aiuti è un test.
BoJo lascia il partito ma non il governo. Lascerà Downing Street solamente con un nuovo leader Tory in carica.
La frequentazione di Draghi con Erdoğan è sempre più assidua. Dallo scorso ottobre è il terzo incontro, la relazione sempre più stretta.
Intervista con il presidente di Assocontact Lelio Borgherese: «I contact center oggi sono una professione vera e in costante evoluzione».
Dalla crisi energetica alla nuova difesa europea, fino alla paura per una crisi di governo. La settimana intensa di Draghi.
La nuova giunta di Firenze con Nardella sembra un banco di prova per il centrosinistra nazionale. Un grande Ulivo, forse senza 5Stelle.
Il Cdm approva il ddl bollette, per calmierare i prezzi del gas per famiglie e imprese. Draghi chiude le polemiche: «Mai chiesta rimozione di Conte».