Di Giampiero Gramaglia | 06 Maggio 2022
Draghi a Washington, prove da segretario generale della NATO?
Il viaggio alla Casa Bianca del premier sembra una sorta di cerimonia di iniziazione, ma Draghi a Washington non ha più nulla da dimostrare.
Il viaggio alla Casa Bianca del premier sembra una sorta di cerimonia di iniziazione, ma Draghi a Washington non ha più nulla da dimostrare.
Il governo Draghi scricchiola. Pur consapevoli di andare incontro ad un suicidio di massa, nei Palazzi serpeggia la ‘tentazione’ del voto anticipato.
Il 6 maggio, cadrà il ventesimo anniversario della morte di Pim Fortuyn, nome che – per moltissimi in Italia – resta tuttora sconosciuto.
Cosa avrebbe notato un extraterrestre durante la convention di Fratelli d’Italia oltre ai tre interventi di Giorgia Meloni.
Il risultato delle elezioni presidenziali francesi consegna due versioni propagandistiche scontate e fotografa scomode realtà.
Nonostante la vittoria Macron potrebbe scoprirsi presidente senza maggioranza nell’Assemblea nazionale, dopo le politiche di giugno.
Sarà la Sicilia il vero test nazionale, cioè le elezioni amministrative regionali se e quando si terranno in via anticipata.
Il centrodestra è così pieno di guai e di liti interne che le prossime elezioni amministrative rischia di perderle.
Un’Alleanza troppo elastica e malleabile agli interessi degli Usa per poter essere garante di pace. La Nato svela la sua fragilità.
Nell’intervista del premier Mario Draghi al Corriere della Sera si ha la sensazione di stare nel film di Tornatore “Stanno tutti bene”.
Dopo una settimana politica intensa Draghi può aprire l’uovo di Pasqua tranquillo. Il fronte interno, per ora, è saldo.
La strategia di Draghi è davvero riuscita a tenere unito il centrodestra? I passi avanti sono stati fatti, ma le divisioni restano.