Salute

Takeda, nuova sede a Roma e 30 milioni di investimenti

28
Marzo 2024
Di Giuliana Mastri

Takeda, azienda farmaceutica giapponese, inaugura la nuova sede di Roma e annuncia un ulteriore investimento di 30 milioni di euro per i siti produttivi di Pisa e Rieti. Il piano di investimenti per il periodo 2020-2025 sale così a 350 milioni di euro, confermando l’impegno di Takeda per la crescita sul territorio e le sinergie con il sistema sanitario.

Del nuovo stanziamento di 30 milioni di euro, 10 milioni sono indirizzati alla digitalizzazione e automazione industriale avanzata. I nuovi sistemi rivoluzioneranno i processi produttivi aumentandone l’efficienza e migliorando la sicurezza dei lavoratori. 20 milioni di euro sono, invece, dedicati alle iniziative di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG), con nuove tecnologie volte a ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2025, facendo un passo in avanti verso l’obiettivo finale di diventare un’azienda a zero emissioni nette di gas a effetto serra (GHG) entro il 2035.

Ad annunciarlo oggi Anna Maria Bencini, General Manager di Takeda Italia insieme a Francesca Micheli, General Manager di Takeda Manufacturing, che ha in capo il polo industriale di Rieti e Pisa, alla presenza del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dell’Ambasciatore del Giappone in Italia Suzuki Satoshi.

Anna Maria Bencini ha sottolineato l’importanza di questa nuova fase per l’azienda, definendola una tappa fondamentale nella sua presenza consolidata in Italia: «Vogliamo essere un motore di crescita e un esempio di sostenibilità per il Paese: abbiamo investito in una zona del centro di Roma in fase di sviluppo, perché crediamo che Roma possa e debba crescere ancora, e vogliamo essere parte di questo cambiamento. Oggi per noi è un momento cruciale per affermare il nostro ruolo in Italia dove vogliamo essere un modello tangibile di come la collaborazione tra settore pubblico e privato possa promuovere rapidi progressi delle cure e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Un impegno, quello verso la città di Roma, dimostrato in primis con il nuovo headquarter
italiano, alimentato al 100% da energia rinnovabile e certificato LEED Gold. Un’ulteriore
conferma della promessa di arrivare all’emissione zero, adottando pratiche innovative per ridurre
l’impatto ambientale e accolto con entusiasmo dal Sindaco della Città che oggi durante l’incontro
ha affermato: «Il nuovo quartier generale di Takeda a Roma è un altro importante segnale di quanto la Capitale sia capace di attrarre nuovi investimenti. Uno spazio incredibile, alimentato al 100% da energia
rinnovabile, perfettamente coerente con la nostra idea di modernità e di trasformazione. Roma è
una città proiettata verso il futuro, che pone al centro la sostenibilità sociale e ambientale. Siamo
felici che un’azienda come Takeda, che ha già un legame speciale con Roma e l’Italia, voglia
essere parte del cambiamento che intendiamo realizzare».

Centrale per Takeda anche il potenziamento del polo produttivo di Rieti e Pisa. Lo stabilimento di
Rieti pienamente approvato per l’esportazione verso i principali mercati mondiali contribuisce
già oggi per oltre il 70% all’export di tutto il settore manufatturiero della provincia. Lazio
e Toscana sono, infatti, tra le prime 3 regioni italiane per export farmaceutico e rappresentano due
distretti di assoluta eccellenza, con oltre 110 aziende farmaceutiche che generano un fatturato
superiore ai 14 miliardi di euro e impiegano più di 25 mila dipendenti.

«Il polo industriale di Takeda è una delle più importanti realtà produttive biotech del Paese,
leader nella lavorazione del plasma», commenta Francesca Micheli, «La sfida che raccogliamo
e facciamo nostra è quella di essere costantemente agili ed efficienti, puntando su innovazione
tecnologica, sostenibilità e trasformazione digitale per dare valore, ogni giorno di più, ad ogni
singola donazione di plasma. Abbiamo fiducia nel futuro del settore farmaceutico italiano e
continueremo ad investire in Italia per aumentare la produzione e ottimizzare la disponibilità dei
farmaci».

«Sono lieto che Takeda Pharmaceuticals, una delle principali aziende farmaceutiche del
Giappone, abbia sostenuto la salute del popolo italiano fin dalla sua fondazione in Italia nel 1982
e abbia dato un contributo significativo in termini di occupazione attraverso investimenti – ha
sottolineato l’Ambasciatore del Giappone in Italia – Mi aspetto che questo nuovo edificio sia
un rinnovato simbolo di cooperazione tra Giappone e Italia e che incentiverà Takeda nella
produzione di prodotti e servizi innovativi, contribuendo così a realizzare una società più sana in
Italia e oltre».

Nel campo della ricerca, alla quale l’azienda destina il 10% del fatturato a livello globale,
Takeda ha una leadership di 80 anni nel settore del plasma ed è una delle tre principali
aziende al mondo con capacità che coprono l’intera catena del valore del plasma, dal donatore
al paziente. La posizione centrale, nel cuore di Roma, rafforzerà ulteriormente questo ruolo strategico anche nel nostro Paese, grazie a una collaborazione più proattiva con tutti gli stakeholders di riferimento
con l’obiettivo di affrontare in un progetto corale il tema della rarità.

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