Salute
Sos Pronto soccorso, le proposte e le soluzioni per migliorare il servizio
Di Alessandro Caruso
Il Pronto Soccorso rappresenta il cuore pulsante di ogni ospedale, un ambiente dove la pressione è sempre alta, con un flusso continuo di pazienti che necessitano spesso di interventi urgenti e tempestivi. Ma la medicina d’urgenza sta vivendo un momento di grande difficoltà, causato da una serie di fattori che si intrecciano e che rischiano di aggravarsi nel tempo.
Tra le principali cause di questa crisi, la carenza di personale medico e infermieristico emerge come la più preoccupante. Con una stima di circa 4.500 medici e 10.000 infermieri mancanti a livello nazionale, come indicato nel Rapporto Anac 2024, il servizio sanitario è sempre più in difficoltà nel garantire livelli adeguati di assistenza, mettendo a rischio sia la qualità delle cure sia il benessere degli operatori.
Un ulteriore fenomeno che non possiamo ignorare è il crescente aumento dei casi di violenza perpetrati nei confronti del personale sanitario, un problema che mina la serenità e la sicurezza di chi lavora nei reparti di emergenza.
In questo contesto, è fondamentale esplorare nuove soluzioni per migliorare la gestione del sistema di emergenza urgenza. Oggi ci concentreremo su come la medicina di laboratorio, con il suo contributo fondamentale in termini di diagnostica avanzata, possa essere un elemento chiave per ottimizzare i processi all’interno del Pronto Soccorso, ridurre i tempi di permanenza dei pazienti e alleggerire il carico di lavoro del personale.
LE SOLUZIONI
“Il maggior sforzo della governance del Servizio sanitario nazionale o regionale che sia, deve essere quello di effettuare una ricognizione delle tecnologie di primo, secondo e terzo Livello, per garantire una armonizzazione dell’offerta diagnostica in emergenza-urgenza”, ha spiegato questa mattina Ettore Capoluongo, Direttore Patologia Clinica Ospedale San Giovanni Roma, intervenuto a Largo Chigi, il format di Urania Tv. Alla soluzione tecnologia si affianca quella del laboratorio: “Il pronto soccorso deve garantire una diagnosi rapida e un trattamento appropriato per la qualità e la sicurezza delle cure in urgenza ai pazienti. In questo contesto un laboratorio di analisi con determinate caratteristiche e tempistiche brevi di refertazione è uno strumento formidabile, un driver per far sì che in pronto soccorso si possa fare un percorso diagnostico-terapeutico appropriato al paziente”, ha detto la dott.ssa Maria Pia Ruggieri, Direttore Pronto Soccorso Ospedale San Giovanni Addolorata. E ha concluso la senatroice del M5S, ricordando che uno dei problemi cardine è quello del personale: “Sarebbe opportuno prevedere una specializzazione universitaria apposita per i medici di medicina generale. Per i pronto soccorso, poi, dobbiamo intervenire rafforzando il personale e adeguando le paghe”.