Sale l’attenzione internazionale sulla Dengue. Anche in Italia il ministero della Salute ha emesso ieri in serata un’ordinanza in cui dispone l’innalzamento livello di allerta relativamente alla diffusione della Dengue presso i punti di ingresso italiani. Torna quindi di grande attualità il tema del vaccino, che in Italia è stato introdotto lo scorso anno da Takeda, con l’approvazione dell’Aifa. Un vaccino che è stato ritenuto molto performante, con un’efficacia dell’80% a 12 mesi dalla seconda dose.
I risultati a lungo termine, a quattro anni e mezzo, hanno dimostrato l’utilità del vaccino Dengue del 61,2% ner prevenire la malattia e dell’84,1% nel prevenire l’ospedalizzazione.
Il vaccino per la Dengue è stato sviluppo attraverso 19 studi su 28mila pazienti residenti in aree endemiche e non endemiche per la malattia. Una popolazione molto variegata. Può essere somministrato in tutti i soggetti che abbiano compiuto i 4 anni di età. Il protocollo di vaccinazione prevede due dosi sottocutanee, somministrate ad almeno tre mesi di distanza l’una dall’altra. Inoltre, ed è importante, può essere somministrato indipendentemente dallo stato di sieropositività, quindi anche per chi non ha avuto precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale.
The Watcher Post ha seguito il caso Dengue sin dalle sue origini e abbiamo documentato l’introduzione e l’efficacia del vaccino. Ecco come funziona.