Salute

Oncologia e salute globale: il dibattito extra G7

07
Ottobre 2024
Di Ilaria Donatio

Serve un approccio più olistico alla prevenzione che contempli non solo gli stili di vita, ma che miri anche a rendere l’ambiente più sano, con uno sforzo di ricerca, di sensibilizzazione e con azioni mirate sul campo. A parlare ad Ancona – nel contesto del palinsesto degli eventi extra G7 che accompagnerà il meeting internazionale della salute, ospitato dal 9 all’11 ottobre nel capoluogo marchigiano – è Rossana Berardi, Responsabile Scientifico e Coordinatrice del Progetto One Healthon e Ordinario di oncologia medica all’Università Politecnica delle Marche.

Intervenire su stili di vita ed inquinamento atmosferico è possibile e può ridurre del 60% il carico di malattia per le patologie non trasmissibili. Promuovere abitudini salutari e migliorare la qualità dell’aria è fondamentale per contrastare le principali cause di morte a livello mondiale ovvero: malattie cardiovascolari, tumori, disturbi respiratori cronici, diabete, problemi di salute mentale e disturbi muscolo-scheletrici. Questi i temi al centro del convegno sul Progetto Nazionale One Healthon che ha l’obiettivo, con il suo Comitato Scientifico, di migliorare e promuovere la salute e il benessere dei cittadini di tutte le età e dell’intero pianeta. Per farlo vuole sviluppare nuove conoscenze, tecnologie sanitarie e soluzioni innovative per prevenire, diagnosticare, monitorare e curare le malattie.

Si parla in primo luogo del “settore oncologico ma anche di altri tipi di patologie quali quelle quali quelle cardiovascolari”. Chiaramente è un “dato importante” che fa riflettere e che cambia – sottolinea Berardi – “il paradigma di quello che possiamo fare in termini di prevenzione: oggi dobbiamo affrontare la prevenzione con una visione più olistica, che rientri in un concetto più ampio che si chiama One Health, quindi la salute globale”. 

Insomma, spiegano gli specialisti: fino ad oggi ci siamo concentrati su una prevenzione che spesso è stata secondaria, ovvero la diagnosi precoce di quelle che possono essere le malattie o le lesioni che in qualche modo sono propedeutiche all’insorgenza della malattia. Adesso dobbiamo lavorare sempre di più di prevenzione primaria e nella prevenzione primaria tutto ciò che noi possiamo fare per modificare i nostri stili di vita. Ma c’entra anche tutto ciò che noi possiamo fare per rendere l’ambiente più sano e raggiungere un benessere che sia globale. “In questi giorni Ancona è la ‘Capitale della salute‘ e in un così importante contesto internazionale rilanciamo la nostra idea di One Health – ha proseguito Rossana Berardi. 

La salute umana, animale e dell’ecosistema in cui viviamo “sono fortemente legate ed interagiscono tra di loro”. Per ridurre l’impatto delle malattie non trasmissibili vanno tutelate e protette tutte e tre con appositi provvedimenti. “Solo nel nostro Paese le patologie cardiovascolari causano oltre 200mila decessi l’anno mentre i tumori più di 100mila. Si registra, inoltre, un aumento dell’incidenza in quasi tutte le principali malattie anche perché vi è un incremento dell’età media della popolazione, soprattutto in Italia. Il G7 salute ha tra i suoi temi, proprio l’approccio One Health ed il nostro è l’evento che focalizza l’attenzione a livello nazionale su questa tema”, ha concluso.