Ogni 11 secondi un paziente ha bisogno di una trasfusione. In Italia ogni anno si effettuano circa 3 milioni di trasfusioni. Per salvare un ferito che perde sangue in seguito a un incidente grave ci vogliono 10 sacche di sangue, 40 per un trapianto di fegato, mentre un talassemico può avere bisogno anche di 50 sacche all’anno. Produrre i farmaci contro l’emofilia comporta la disponibilità di 1.200 sacche di plasma. Donando sangue si possono salvare 1.800 persone al giorno, ma la popolazione dei donatori invecchia, senza ricambio generazionale. Lo scorso anno i donatori sono diminuiti del 2% rispetto al al 2021. Si sono ridotti anche i donatori di plasma. La donazione è un atto volontario anonimo, sicuro, facile e indolore che si può effettuare dai 18 anni. Oggi insomma ce n’è quanto mai bisogno, come evidenziato da questi dati del Ministero della Salute. Oggi è la Giornata Mondiale del donatore e le associazioni si impegneranno per sensibilizzare rispetto al valore di questo gesto con campagne di comunicazione ed eventi.
In occasione della giornata l’Avis, l’Associazione nazionale dei volontari donatori di sangue raccoglie lo slogan promosso dall’Oms: “Dona sangue, dona plasma, condividi la vita, condividila spesso”, ma utilizzando un’immagine che è stata presentata in occasione dell’89ª Assemblea Generale del 26-28 maggio a Bellaria Igea Marina. La raffigurazione è quella di due mani, di colori diversi, che assieme tengono sul palmo una goccia di sangue.
Dunque l’importanza della donazione periodica, fatta con tenacia e senso di altruismo. Ogni singola donazione, di sangue o di plasma, per molti pazienti cronici rappresenta un vero e proprio salvavita, in particolare per coloro che sono affetti da patologie come l’anemia falciforme, la talassemia, l’emofilia o le immunodeficienze. Molti Paesi, tuttavia, sono ancora impegnati in un percorso che dovrà portarli a rendere disponibile una quantità sufficiente di emocomponenti, garantendone al contempo la qualità e la sicurezza.
«La mancanza di accesso a sangue e prodotti ematici sicuri, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito – rileva l’Avis – si ripercuote su tutti i pazienti, compresi quelli che necessitano di trasfusioni regolari. Lo slogan della campagna per la Giornata mondiale del donatore 2023 è rivolto proprio ai pazienti che necessitano di un supporto trasfusionale a vita e sottolinea il ruolo che ogni singola persona può svolgere, donando il sangue e il plasma».