Salute

EMA: ciao Milano, va ad Amsterdam

21
Novembre 2017
Di Redazione

Ieri pomeriggio a Bruxelles si è decisa la sorte dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco. Dopo una serie di votazioni, la sede è stata destinata ad Amsterdam, con un'estrazione a sorte. Milano, che aveva ottenuto più voti di tutte le altre candidate (in tutto 19 città) ai primi due turni, ed era arrivata pari alla città olandese al terzo,  ha visto i suoi sogni svanire dopo l' estrazione, previsto dal sistema di voto deciso nello scorso mese di giugno dal Consiglio. La presidenza estone ha infatti estratto dal bussolotto la pallina contenente l’indicazione “Amsterdam” e Milano ha perso. "Che beffa!", ha commentato il premier Paolo Gentiloni.

I 900 dipendenti dell'Ema e le loro famiglie, e il miliardo e 600 milioni di indotto arriveranno quindi nei prossimi mesi ad Amsterdam, tra le favorite fin dal primo momento. Il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi, che ha partecipato al voto, ha ammesso che il risultato lascia "l'amaro in bocca", rivendicando però il grande lavoro fatto e il buon risultato di Milano nelle votazioni, che hanno "confermato la validità della candidatura". "Sulla monetina – ha detto – non c’è influenza politica che tenga".  

Le votazioni sono cominciate solo dopo le 16. Al primo turno, quando ogni paese aveva a disposizione 6 voti da assegnare, Milano ne ha ottenuti 25, Amsterdam e Copenaghen 20 ciascuna, accedendo al turno successivo. Al secondo turno, Milano ha ottenuto 12 preferenze, Amsterdam 9 e Copenaghen 5. L’astensione della Slovacchia ha determinato la situazione di parità al terzo turno: i 26 voti si sono equamente divisi fra Milano e Amsterdam, portando le due città a doversi affrontare in un sorteggio. L'estrazione ha favorito la seconda.

Al termine, Gozi ha ringraziato Grecia, Romania, Malta, Cipro per il voto, ma non ha voluto rivelare gli altri 9 Paesi che hanno sostenuto Milano. Secondo le indiscrezioni circolate, i grandi Paesi (Germania, Spagna e probabilmente anche la Francia) hanno scelto Amsterdam. A votare per l'Italia sarebbero stati alcuni Paesi dell'Est (la Croazia ad esempio) e la Svezia.

Dopo la prima decisione, i 27 sono passati alla votazione per decidere la destinazione della seconda agenzia che dovrà lasciare Londra, l'Eba . Anche in questo caso è stato necessario arrivare all'estrazione, che ha portato, contro i pronostici, alla vittoria di Parigi su Dublino e soprattutto sulla favorita Francoforte, gia' esclusa dopo il primo turno.