Salute

Dengue, l’impegno e la ricerca per contrastarla con una nuova profilassi

17
Ottobre 2023
Di Alessandra Fionda

È da qualche tempo ormai che sentiamo parlare di Dengue, una malattia infettiva causata dal virus omonimo, trasmesso dalle zanzare Aedes e inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra le 10 minacce alla salute globale: i media annunciano bollettini quotidiani con numeri crescenti di nuovi contagi anche in Italia. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono 261 i casi in Italia, 49 autoctoni e 212 importati. Forti della recente esperienza di pandemia da Covid-19, siamo sicuramente più consapevoli dell’importanza per la salute pubblica dei vaccini. È aumentata anche la sensibilità delle persone verso la medicina, la scienza e la prevenzione ma anche verso quei fattori esterni che minano la sicurezza della salute globale. Penso ai cambiamenti climatici, con cui dovremo fare i conti sempre di più negli anni a venire, che stanno contribuendo anche all’aumento di malattie virali in molte zone del mondo.

Alessandra Fionda,
Medical & Regulatory Head di Takeda Italia

Ad essere i più coinvolti dal possibile contagio da Dengue, oltre alle popolazioni che abitano nelle zone in cui la malattia è endemica, sono i viaggiatori, turisti o lavoratori pubblici e privati, che devono soggiornare in queste zone per lunghi periodi, ma anche le comunità di stranieri che vivono in Italia e che provengono dai Paesi più colpiti dai contagi come India e Filippine. Anche la globalizzazione e la ripresa degli spostamenti, che nel post-pandemia si sono intensificati, hanno contribuito alla diffusione del virus. A questo si aggiunge, e non è una novità, il fatto che il cambiamento climatico stia favorendo il propagarsi di malattie infettive, tra cui le arbovirosi. È per questo che noi di Takeda sosteniamo con forza la diffusione di una corretta informazione sui rischi che comporta l’esposizione al virus a beneficio della prevenzione e della salute della collettività. La ricerca, inoltre, ha permesso, alle aziende come Takeda, di anticipare e sviluppare soluzioni mirate per questi nuovi bisogni di salute. Grazie ad un esteso programma clinico di Ricerca e Sviluppo, è infatti disponibile, ora anche in Italia, TAK-003, il vaccino tetravalente vivo attenuato per la profilassi contro la Dengue, causata da uno qualsiasi dei quattro sierotipi del virus. Il vaccino è stato valutato nell’ambito di un ampio programma di sviluppo clinico che ha compreso studi di Fase 1, 2 e 3 con oltre 28.000 partecipanti. L’innovazione del vaccino TAK-003 è la possibilità di somministrazione a partire dai 4 anni di età, anche a persone che non hanno mai contratto l’infezione in precedenza e senza necessità di eseguire test pre-vaccinali.

L’impegno di Takeda nell’area vaccini è iniziato ben 70 anni fa quando, nel 1946, fu costruito in Giappone il primo stabilimento manifatturiero per lo sviluppo di vaccini. Un impegno che è diventato sempre più profondo e che ha portato a contare 5 sedi principali della Business Unit Vaccini – a Osaka, Hikari, Singen, Zurigo e Cambridge – a impiegare circa 2000 i dipendenti in quest’area in tutto il mondo, da Singapore al Brasile e ad ampliare la pipeline dei prodotti. Un team internazionale e una BU completamente dedicata allo sviluppo dei vaccini anche per altre arbovirosi emergenti, come quella provocata dal virus Zika, di cui attualmente è in fase 1 di sviluppo un vaccino. Takeda è, inoltre, impegnata in prima linea per garantire l’accesso a queste soluzioni per le popolazioni dei Paesi endemici a basso reddito, grazie all’implementazione di partnership con Istituzioni, Associazioni Pazienti e Governi locali.

Un’ulteriore conferma all’impegno di Takeda in tutte le aree terapeutiche di cui si occupa, ogni giorno, a fianco della comunità scientifica e dei pazienti per fare realmente la differenza nella vita delle persone.

Alessandra Fionda, Medical & Regulatory Head di Takeda Italia