Pandemia che vai psicosi che trovi. C'è un fantasma unico che si aggira nelle case di tutto il mondo: dal Giappone agli Stati Uniti fino in Italia. E' la carta igienica. In Giappone i rotoli sono stati incatenati ai muri dei bagni pubblici, in America già da marzo le grandi catene hanno fissato il limite di due pacchetti a persona, e con i supermercati sforniti gli americani hanno cominciato ad acquistare un gran numero di bidet. In Oregon la polizia ha dovuto addirittura ricordare alla popolazione su Facebook di non chiamare il 911 una volta finite le scorte.
È una vera e propria altra febbre quella da carta igienica, esplosa durante la pandemia da Covid-19, e molto contagiosa non solo in Occidente. La punta di diamante del fenomeno, però, e' l'Australia che, oltre alla limitazione delle quantita' acquistabili, ha visto una brusca ripresa dell'accumulo di carta igienica non appena si è palesata una nuova ondata di contagi. A quanto riporta il quotidiano Herald Sun, infatti, non appena "un nuovo focolaio incentrato nello Stato di Victoria ha minacciato un ritorno al lockdown, gli stoccaggi massivi di 'toilet paper' sono subito ricominciati".
A Sidney, ad esempio, degli impiegati edili hanno trovato 10mila rotoli di carta igienica in un giardino e li hanno offerti agli abitanti del quartiere che si erano radunati curiosi. I rotoli, secondo il Daily Mail, appartenevano a una donna "proprietaria di due negozi", che li avrebbe spostati in magazzino dopo poco. La commerciante "che non ha denunciato alla polizia l'accaduto, li aveva acquistati dalla Cina per sopperire alla mancanza di forniture causate dalla grande richiesta".
Ma questa ossessione che genesi ha? A rispondere sono Lisa Garbe, Richard Rau e Theo Toppe, i ricercatori tedeschi che hanno recentemente pubblicato su PlosOne lo studio psico-cognitivo che e' riuscito a individuare "quali siano i tratti di personalita' piu' inclini" allo stoccaggio massivo di carta igienica in tempi di Covid-19. Ventidue gli Stati analizzati, e quasi 1.000 i partecipanti, a cui sono state poste domande specifiche circa il consumo e l'acquisto di carta nel picco epidemico di marzo. Inoltre, "i partecipanti hanno completato l'inventario HEXACO che valuta le 6 maggiori dimensioni della personalita': umilta', emotivita', estroversione, piacevolezza, coscienziosita' ed apertura all'esperienza". Come previsto, i risultati dimostrano che piu' ci si è sentiti minacciati dal Covid-19, più è stato "predetto un comportamento di accumulo di carta igienica". Con l'aumentare della sensazione di minaccia 'da virus' è cresciuta dunque "la ripetitivita' dell'acquisto, il numero di pacchi acquistati e la disponibilita' di uno stock sempre piu' ampio a casa". Nel 20% dei casi il tratto di "emotivita' ha spiegato l'associazione tra accumulo e percezione della minaccia", mentre l'altro tratto che è risultato associato a questa singolare 'febbre' è la coscienziosita'. Un'indole "caratterizzata da diligenza e perfezionismo che potrebbe indicare la parziale tendenza delle persone eccessivamente ordinate- si legge su Psypost- a prepararsi per le potenziali difficolta' della vita". E ancora, e' interessante notare che "sebbene l'accumulo di scorte potesse essere considerato egoista da alcuni- osservano gli studiosi- questo non riflette necessariamente una mancanza di solidarieta' e prosocialita'. Si nota, invece, come anche le persone piu' umili e con moralita'- aggiungono- potrebbero trovarsi ad accumulare carta igienica se la minaccia della pandemia risultasse sufficiente". Gli autori, per questa ragione, suggeriscono che "le campagne pubbliche dovrebbero sottolineare a piu' riprese il funzionamento sufficiente della catena di approvigionamento. Cosi' da dissipare le preoccupazioni" circa la scarsita' di risorse disponibili ed evitare le febbri da accumulo.
In risposta a questa strana 'epidemia', due ragazzi inglesi, intanto, hanno dato vita alla piattaforma 'How much toilet paper', che permette un rapido calcolo di quanto dureranno le scorte di carta igienica a disposizione in casa. Ma anche in questo caso l'opzione esiste: basta scorrere il sito per trovare due banner di Amazon che invitano a comprarne un altro pò e di tutti i tipi.
Quando passerà l'ossessione per la carta igienica il virus sarà solo un lontano ricordo.
Paolo Bozzacchi
photo credits: Broken House Compan