Salute
Covid19: droni per trasporto materiale sanitario in zone impervie
Di Valentina Ricci
Con la seconda ondata della pandemia Covid19 ritorna al centro del dibattito l’uso dei droni per recapitare materiale sanitario nelle zone impervie. La sperimentazione si è chiusa con successo, grazie alla joint venture Leonardo–Telespazio (Leonardo 67% e Thales 33%) e Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile).
Una svolta importante, perché si tratta di una delle prime prove effettive in Italia di consegna di campioni biologici e generi biomedicali, su tratte non facilmente raggiungibili per viabilità ordinaria, con l’ausilio di droni a decollo verticale dotati di propulsione elettrica e pertanto a bassissimo impatto ecologico e acustico.
La sperimentazione è iniziata lo scorso 19 ottobre, e ha visto il drone trasportare il materiale volando nei pressi di Roma tra due siti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù distanti oltre 32 km: dal centro di prelievo di S. Marinella a quello di analisi di Palidoro e viceversa, utilizzando una modalità di controllo automatico oltre il campo visivo dell’operatore (BVLOS – Beyond Visual Line of Sight).
Il progetto ha visto l’impiego della piattaforma digitale cloud-based T-DROMES di Telespazio, che consente di erogare servizi end-to-end: dalla pianificazione all’esecuzione della missione di un drone, fino al processamento dei dati acquisiti dalla sensoristica di bordo.
“Siamo soddisfatti di questo traguardo, raggiunto grazie a partner di eccellenza come l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Telespazio e con la collaborazione di ENAC. Il progetto si inserisce nel percorso di innovazione e sperimentazione di Leonardo nella Advanced Air Delivery, di cui altro tassello fondamentale è la piattaforma D-FLIGHT per la gestione del traffico aereo di droni, realizzata con ENAV”, ha commentato Laurent Sissmann, SVP Unmanned Systems di Leonardo. “Leonardo è impegnata a supportare e proteggere persone e comunità, contribuendo alla loro crescita sostenibile, grazie alla sua leadership nelle tecnologie di nuova generazione. La collaborazione con governi, privati e altre industrie finalizzata a offrire le migliori capacità per la sicurezza è uno dei fondamenti del nostro Piano Strategico ‘Be Tomorrow – Leonardo 2030’ e l’investimento in sistemi autonomi è in linea con le nostre strategie di crescita. In particolare, con le competenze che stiamo maturando in questo campo, vogliamo essere di supporto al Paese nel guadagnare una posizione di primo piano nello sviluppo di operazioni e servizi con sistemi aerei a pilotaggio remoto”.
“Siamo molto felici di poter collaborare con Leonardo su un progetto così innovativo – ha dichiarato la presidentessa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Mariella Enoc – Abbiamo fortemente voluto avviare la sperimentazione in questo periodo di pandemia, che impone a tutti gli operatori sanitari una forte accelerazione dei percorsi diagnostici. La sperimentazione ci consentirà di studiare lo sviluppo di un servizio che può produrre forti miglioramenti dei processi clinici e logistici, a vantaggio un domani di tutto il sistema sanitario regionale e nazionale”.
“Gli aeromobili a pilotaggio remoto – ha dichiarato il Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta – rappresentano uno degli elementi trainanti dell’attuale rivoluzione industriale a cui guardano con interesse le comunità scientifiche e industriali di tutto il mondo. Poterli utilizzare a favore di scopi sanitari e sociali, rende questi strumenti ancora di più essenziali per lo sviluppo sostenibile della nostra società. Il rilascio dell’autorizzazione che ha permesso la sperimentazione è il frutto di un’importante attività di supporto allo sviluppo del progetto del concetto operativo e alla valutazione tecnica svolta dall’ENAC e del coordinamento istituzionale con tutti gli attori coinvolti, per lo svolgimento delle operazioni in un contesto particolarmente complesso come quello dell’area terminale di Roma che comprende gli avvicinamenti e le partenze dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino”.
Nell’ambito della dimostrazione, gli operatori dei droni hanno testato i servizi U-Space di geo-awareness e strategic deconfliction erogati dalla piattaforma D-FLIGHT, costituita nel 2018 da ENAV (la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia) con la partecipazione di Leonardo e Telespazio. Grazie ai servizi che verranno progressivamente resi disponibili da D-FLIGHT, sarà possibile far coesistere nello spazio aereo italiano l’aviazione tradizionale e migliaia di droni a cui in futuro verranno affidati i compiti più diversi. D-FLIGHT si conferma una delle prime piattaforme U-Space operative in Europa.
La campagna di sperimentazione prevede diverse fasi successive, in cui saranno impiegate varie tipologie di velivoli pilotati a distanza, e si concluderà a dicembre 2020. L’obiettivo di lungo periodo è di poter estendere il servizio anche in ambiente urbano densamente popolato, collegando la sede di Palidoro dell’ospedale con quelle di Roma.
Un progetto all’avanguardia che speriamo di vedere al più presto operativo.
Redazione