Salute
Covid, si cambia: focus sui fragili, niente tampone agli asintomatici
Di Giampiero Cinelli
Ormai è chiaro, sulla strategia anti-covid si è voltato pagina. Lo dimostrano i recenti confronti sulle linee guida da adottare nel prossimo futuro. Nell’ultima riunione della Commissione, convocata dal Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia, a cui hanno preso parte esponenti dell’Istituto superiore di Sanità, le Regioni e le società scientifiche di riferimento, gli esperti hanno appurato che la diffusione del Covid sia aumentata, con un rialzo dei casi ed è bene fare attenzione all’ultima sotto-variante, recante sintomi analoghi alla Omicron, ma concentrandosi sui soggetti sintomatici e sui fragili, favorendo un’integrazione dei sistemi di sorveglianza. Con ogni probabilità non sarà più necessario il tampone in accesso ospedaliero per gli asintomatici, dato che in alcune regioni ancora viene effettuato.
Intanto l’Agenzia europea del farmaco ha dato il via libera al primo vaccino mRna Covid aggiornato alla variante Xbb.1.5. Si tratta del “Comirnaty”, cioè il prodotto di Pfizer/BioNTech, raccomandato per l’autunno. La campagna a favore di questo vaccino verrà associata alla campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, con la disponibilità di vaccini, oltre che a mRna, anche proteici, la cui approvazione da parte di Ema e Aifa è prevista per fine estate/inizio autunno e di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre. La profilassi è consigliata agli anziani e ai fragili, con i vaccini aggiornati il richiamo dovrebbe essere fatto ogni 12 mesi, mentre un ulteriore richiamo o un anticipazione dello stesso sarà probabilmente consigliato ai fragilissimi e ai soggetti con grave compromissione del sistema immunitario. Il trattamento è molto utile anche per i familiari delle categorie appena dette.
Il vaccino Comirnaty per la sottovariante XBB.1.5 può essere utilizzato negli adulti e nei bambini a partire dai 6 mesi di età. I bambini a partire dai 5 anni di età che necessitano di vaccinazione dovrebbero ricevere una singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale. I minori dai 6 mesi ai 4 anni di età possono ricevere fino a un massimo di tre dosi.