Salute
Covid, cosa fare per viaggiare in sicurezza da febbraio
Di Massimo Gentile
Mentre il Governo sta lavorando a un allentamento delle restrizioni per i vaccinati, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri una nuova ordinanza che proroga le misure per gli arrivi dall’estero. Dal 1 febbraio per i viaggiatori provenienti dai paesi dell’Unione europea sarà sufficiente il Green pass, senza tampone. Nella stessa ordinanza viene inoltre chiarito cosa fare per viaggiare relativamente ai corridoi turistici che riguardano anche nuove destinazioni, vale a dire Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese.
LE COSE DA FARE PER VIAGGIARE NEI CORRIDOI COVID FREE
Il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all’estero nell’ambito di una di queste mete deve sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle 48 ore precedenti la partenza; se la permanenza all’estero supera i sette giorni, dovrà sottoporsi a un ulteriore test molecolare o antigenico in loco; prima di rientrare in Italia, nelle 48 ore precedenti l’imbarco, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo; all’arrivo in aeroporto in Italia, è necessario sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo. Se tutti i passaggi su elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.
L’APPREZZAMENTO DI GARAVAGLIA
Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha espresso apprezzamento per la decisione del collega Speranza di firmare una nuova ordinanza che, da febbraio, consentirà ai viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Unione l’ingresso in Italia con il solo green pass. «Ma è importante – ha sottolineato – l’apertura di nuovi corridoi turistici con Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (sebbene limitata all’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. Si possono così ricreare parzialmente – ha concluso il ministro- le condizioni di mercato indispensabili per attutire la crisi del settore».
SARDEGNA TAGLIATA FUORI
L’anomalia di questo piano è rappresentata dalla Sardegna, considerata, sostanzialmente, un territorio “extracomunitario”. «Peccato che la Sardegna continui ad essere discriminata – ha detto Salvatore Deidda, di FdI – in quanto per gli spostamenti verso l’Isola dall’Italia è obbligatorio esibire il Super Green pass. I cittadini sardi, per assurdo, troverebbero meno ostacoli, per il rientro sull’Isola, viaggiando da un paese straniero piuttosto che dal territorio nazionale. Tutto questo è assurdo. I sardi non devono più pagare le contraddizioni di questo Governo».