Salute
“Connessioni delicate”: Meta con i pediatri e le famiglie contro rischi digitali e cyberbullismo
Di Simone Zivillica
“Connessioni delicate”, si chiama così il progetto nato dalla collaborazione tra Meta, la fondazione Carolina (nata in ricordo di Carolina Picchio, prima vittima riconosciuta in Italia di cyberbullismo) e le associazioni di pediatri come l’Associazione Culturale Pediatri (ACP), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e Società Italiana Pediatria (SIP). Il progetto è partito da un’indagine sulle abitudini digitali di 800 famiglie con bambini in diverse fasce d’età, da cui sono stati evidenziati molti dati valevoli di interesse sociologico e non solo. L’indagine conferma una crescente pervasività degli strumenti tecnologici sia da parte dei genitori sia da parte dei più piccoli, in tutte le fasi della crescita.
Secondo i risultati della ricerca, il 35% dei genitori di bambini tra 0 e 2 anni delega ai device, mobili e non, il compito di intrattenere i propri figli, ad esempio con la lettura di fiabe o con la riproduzione di video, una percentuale che arriva addirittura all’80% nella fascia 3-5 anni. La sostanza dell’indagine fa emergere una scarsa consapevolezza da parte delle famiglie e una condizione di solitudine nei bambini. Il 26% dei genitori, infatti, permette che i propri figli utilizzino i device in autonomia tra 0 e 2 anni, percentuale che sale al 62% per la fascia 3-5 anni, all’82% a nella fascia 6-10 anni e al 95% tra gli 11 e i 15 anni.
Si può avere diverse opinioni su questi dati, ma la realtà è questa e sarà sempre di più questa, quindi occorre studiare da vicino il fenomeno per intraprendere i giusti passi affinché venga compreso e gestito nel miglior modo possibile. Questi risultati nascono da una ricerca avviata dalle associazioni di pediatri in collaborazione con Fondazione Carolina e Meta sul rapporto con il digitale all’interno delle famiglie con figli di età compresa tra 0 e 15 anni. Oltre a quelli già esposti, è emerso che nella fascia 0-2 anni il 72% delle famiglie ammette di utilizzare social e chat durante i pasti dei propri figli, mentre il 26% lascia che i bambini utilizzino i device in completa autonomia.
La collaborazione di Fondazione Carolina nel progetto “Connessioni delicate ” è in linea con quanto raccolto dalla Onlus in questi anni, sul campo e nella Rete. “La sicurezza dei minori online non è solo una questione tecnologica, ma interessa la salute delle nuove generazioni. Il benessere psico-fisico dei bambini va tutelato nell’online esattamente come nell’offline, già a partire dai primissimi anni di vita ed è compito dei genitori esserne consapevoli e responsabili con il supporto degli specialisti competenti, in questo caso i medici”, osserva Ivano Zoppi, Segretario generale di Fondazione Carolina.
L’obiettivo del progetto “Connessioni delicate” è sensibilizzare genitori e famiglie sull’utilizzo dei dispositivi digitali da parte di bambini e adolescenti e di promuovere buone pratiche grazie alla guida dei medici pediatri. Pediatri che sono stati coinvolti nel processo in numero consistente, ben 11.000. I primi risultati del progetto saranno presentati a Roma nel corso di un evento a Binario F, il Community hub dedicato alle competenze digitali di Meta che presenta anche i contributi assicurati al progetto: ai pediatri verranno forniti momenti di formazione ed informazione – oltre a materiali educativi e multimediali disponibili anche per le famiglie in formato digitale – dedicati alla prevenzione dei pericoli in cui i minori possono incorrere online.
Da un lato, la ricerca ha fatto emergere una scarsa percezione delle famiglie sui rischi dell’uso improprio della tecnologia digitale – dai sintomi della dipendenza, ai principali pericoli in termini di salute psicofisica, come sexting e grooming. Dall’altro, i genitori dichiarano di aver bisogno di supporto nella gestione del rapporto dei figli con il digitale: il 70% della fascia 0-2 e l’87% della fascia 11-15 anni vorrebbe avere maggiori informazioni da parte dei pediatri. Della stessa opinione sono i pediatri volontari che hanno partecipato alla fase pilota: l’87% di loro, infatti, ritiene necessaria una formazione scientifica in ambito di salute digitale dei minori.
Nel merito, Meta ha sottolineato il suo apporto decisivo al progetto: “Siamo felici di aver realizzato questo progetto con le associazioni di pediatri e Fondazione Carolina. L’educazione al digitale rappresenta un aspetto fondamentale per il percorso di crescita dei più piccoli e per la tutela della loro sicurezza. Per questo motivo lavoriamo per fornire ai genitori strumenti utili per tutelare la loro presenza online e quella dei loro figli”, ha chiarito Angelo Mazzetti, Head of Public Policy di Meta Italia.