Salute

Addio Bianco Natale, l’Italia del Covid19 riprende colore

17
Dicembre 2021
Di Paolo Bozzacchi

Male ma non malissimo. Questa la fotografia dell’andamento della quarta ondata pandemica da Covid19 in Italia. Il governo è tornato cauto (tendente al rigido) e vuole delle Feste Natalizie quanto più sicure possibile dal punto di vista dello sviluppo del contagio. Intanto il dato settimanale porta la buona sorpresa di un indice di trasmissibilità (Rt nazionale) in leggera discesa: da 1,18 a 1,13.

Oggi quattro Regioni sono passate in zona gialla: Liguria, Veneto, Marche e provincia autonoma di Trento. Si aggiungono a: Calabria, Friuli-Venezia-Giulia e provincia autonoma di Bolzano. Per un totale aggiornato di almeno 12 milioni di italiani che passeranno in soft lockdown già la Vigilia, il Santo Natale e Santo Stefano. 

Prossime all’ingresso in giallo la Lombardia (ancora in bianco solamente grazie al rapido aumento dei posti letto disponibili nei reparti e nelle intensive), il Lazio e l’Emilia-Romagna (superato ieri il limite delle intensive), che dovrebbero prendere colore per Capodanno. Ma tutto dipende dall’accelerazione del contagio nei prossimi giorni. Con gli ingressi di Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna nei primi giorni del 2022 sarebbero almeno 27 i milioni di italiani in regioni gialle. Circa la metà della popolazione nazionale. Al momento un dato interessante è che ci sono solamente 30 casi di variante Omicron in tutto il Paese. Ma come già accaduto in precedenza è bene essere cauti perché il sequenziamento dei tamponi positivi non è ancora abbastanza rigoroso ed automatico. 

Ma è solo in questo il bicchiere mezzo pieno sulla pandemia? Non proprio. Per notare qualche lato positivo bisogna allargare lo sguardo all’Europa. Le mappe dello European Centre for Disease Prevention (ECDC) raccontano che l’Italia è ancora uno dei Paesi europei dove il virus sta correndo meno velocemente. Le ragioni di questo dato consolatorio potrebbero risiedere nel contenimento in ingresso della incipiente variante Omicron (ecco perché il governo ha inasprito le regole d’ingresso nel Bel Paese e sta pensando al tampone anche per i vaccinati per i grandi eventi), nell’alto numero di vaccinati, in un modello di tracciamento del contagio abbastanza efficace. E anche nell’effetto del cosiddetto “abbiamo già dato”, visto che l’Italia in Europa mantiene il triste primato del numero di vittime. Fino ad oggi sono oltre 135mila, a fronte di 5,3 milioni di contagiati

Le altre buone notizie riguardano soprattutto i vaccinati. In primis quella sui viaggi tra Regioni nel periodo di festa. Che saranno possibili per i possessori di Super Green Pass anche nel caso qualche regione dovesse passare in zona arancione. Così non sarà per chi non possiede il Certificato Verde, che sarà costretto a rimanere nel proprio Comune di residenza.

Nuovo rinvio per le mascherine obbligatorie all’aperto. Fatte salve le ordinanze locali che già le prevedono e l’indicazione dell’obbligo nelle strade affollate dallo shopping, il governo Draghi su questo ha deciso al momento di soprassedere.

Un’elaborazione de Il Messaggero ha conteggiato intanto ben 12 milioni di non protetti, tra bambini e adulti non vaccinati. Mentre è salito al 22% della popolazione nazionale il numero dei cittadini che ha già effettuato il richiamo (terza dose). Per il vaccino nella fascia under5 il Sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha dichiarato oggi che “dovremmo aspettare marzo e aprile 2022 per avere le condizioni scientifiche su cui potranno decidere poi le autorità regolatorie”.

L’Italia del Covid19 si colora nuovamente. Ma la sensazione è che la spaccatura netta nel Paese tra seguaci della scienza e complottisti si stia in qualche modo mitigando.

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