Politica

Vigilanza Rai, ancora stallo, Agnes non ha il via libera come presidente

03
Aprile 2025
Di Giampiero Cinelli

Ancora un nulla di fatto nella riunione della Commissione di Vigilanza Rai, che stamattina non ha trovato l’intesa su Simona Agnes, indicata come nuovo presidente del Cda ma che deve ricevere il parere vincolante della Vigilanza. I membri della maggioranza sono usciti fuori al momento del voto su Agnes, dando però il loro assenso nell’altra votazione del giorno, quella sullo schema di par condicio in merito ai referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno prossimo.

Lo stallo dura da sei mesi e sembra proprio legato alla contrarietà, da parte dei consiglieri di maggioranza, al cosiddetto Freedom Act, l’atto europeo volto a garantire l’indipendenza dell’informazione sui canali pubblici sostenuto dall’area di opposizione, che però favorirebbe una riforma della governance Rai. Proprio ieri alla Camera è stata respinta una mozione dell’opposizione per adottarlo. La chiusura viene vista dall’opposizione come un chiaro intento di controllare la televisione di Stato, mentre i parlamentari espressione del governo ritengono al contrario oggi si stia lavorando per un maggiore pluralismo.

Fatto sta che le speranze di Simona Agnes di prendere il timone sembrano oggi quasi nulle. La settimana scorsa Stefano Candiani della Lega è stato chiaro parlando a Il Foglio, dicendo che ormai c’è da prendere atto che il vero presidente della Rai è Antonio Marano, il quale già svolge la funzione in quanto consigliere anziano. Potrebbe essere lui a svolgere l’intero mandato.

«Noi chiediamo solo l’applicazione di un regolamento europeo su libertà e pluralismo», ha detto in Aula il capogruppo del Pd in Commissione Stefano Graziano, convinto che si stia cercando di imporre un nome alla presidenza che sia in linea con l’area culturale della destra. Ad ogni modo il regolamento europeo pone maggiormente delle questioni strutturali più che politiche, ed essendo un regolamento pone ai legislatori maggiori pressioni rispetto a un direttiva che venga sempre dall’Ue.

Maurizio Gasparri di Forza Italia risponde così: «Dalle sinistre soltanto menzogne sulla Rai e sulla riforma ha aggiunto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri –. I principi europei saranno certamente recepiti dal Parlamento e sarà eliminata la riforma che ha voluto il Pd e la sinistra, quella di dare il potere a una persona sola, nominata e designata dal governo». Lasciando intendere che la questione è sulla riforma in cui si inserisce il Freedom Act, che però non sarebbe un problema.

Se la situazione non si sblocca, la Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia aveva annunciato che si sarebbe rivolta alla presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Grandi passi avanti, anche nella seduta di oggi, non si sono visti.