Politica

Vicepresidente Commissione europea Šuica in audizione: “Cittadini protagonisti della costruzione del futuro UE”

30
Aprile 2021
Di Vanessa Gloria

La Conferenza sul futuro dell’Europa è l’occasione per i cittadini europei di essere coinvolti nella costruzione di un Europa più resiliente. Una discussione aperta che consentirà ai cittadini di condividere le proprie idee per plasmare il futuro dell’Unione Europea ed essere al centro delle decisioni delle Istituzioni comunitarie.

La Vicepresidente della Commissione europea per la democrazia e la demografia, Dubravka Šuica, in audizione presso le Commissioni Esteri e Politiche Ue di Camera e Senato, evidenzia l’importanza del lancio della piattaforma che i cittadini utilizzeranno per contribuire alle sfide dell’Ue e specifica: “La piattaforma multilingue è stata lanciata il 19 aprile aprendo uno spazio innovativo. Nei primi 10 giorni la piattaforma ha già mostrato il suo potenziale con oltre 5mila partecipanti che hanno condiviso circa 1000 idee e che hanno organizzato 160 manifestazioni in tutta Europa”. 

Šuica dichiara: “Il nostro impegno comune è iniziare a riflettere come costruire un’Europa più resiliente. La ripresa economica deve andare di pari passo con il miglioramento della situazione sanitaria e una nuova spinta verso la democrazia. La nostra democrazia deve affrontare sfide multiple, i politici e decisori devono evolversi. I cittadini vogliono avere una voce più importante e la Conferenza sul futuro dell’Europa è la nostra risposta a questa richiesta. La nostra ambizione è rendere la democrazia europea più resiliente, più reattiva, più pronta ad affrontare il futuro ed è vitale portare i cittadini al centro delle decisioni politiche dell’Unione europea”. Un progetto ambizioso, profondo, ampio di portata storica anche per la sua complessità.

La Conferenza è la chiave per rafforzare la democrazia attraverso la voce dei cittadini che esporranno il proprio punto di vista di fronte ai loro rappresentanti eletti durante la plenaria. Nella primavera del 2022 si avvierà la conclusione della Conferenza sul futuro dell’Europa, sarà questo il momento in cui le tre Istituzioni dovranno riflettere su ciò che i cittadini hanno portato alla luce e decidere come rispondere a tali suggerimenti.

L’On. Giglio Vigna (Lega) interviene: “Come partito ci aspettiamo una reale democrazia all’interno di questi dibattiti e di questa nuova agorà che abbiamo chiamato conferenza sul futuro dell’Europa, per questo ci affidiamo a lei affinchè ci sia una moderazione e non una censura” Šuica risponde: “I discorsi di odio, le informazioni false e fuorvianti non saranno tollerati sulla piattaforma. E’ già in funzione una squadra di moderatori che non censurerà quello che viene inserito ma garantirà il rispetto della dignità di ognuno. La tolleranza e l’uguaglianza devono prevalere, un contributo che non corrisponde ai principi della Carta verrà rimosso dalla piattaforma. Questo permetterà ai cittadini di contribuire e segnalare eventuali contenuti offensivi”. 

Sulla questione dei Balcani occidentali in relazione alla Conferenza il Presidente della Commissione Esteri alla Camera, Piero Fassino (PD): “Uno dei dossier aperti che l’Ue ha sul tavolo è come proseguire nel processo di integrazione a partire dai Balcani occidentali, conosciamo la lentezza del processo che ha determinato delusione e riduzione di attrattività nei confronti dell’Unione nell’opinione pubblica di quei Paesi. Uno dei modi per ricostruire un rapporto positivo è quello di coinvolgere anche l’opinione pubblica di quei Paesi nella Conferenza. Il tema è di pensare a forme di coinvolgimento rivolte ai Paesi dell’allargamento, fondamentale per coloro che aspirano a diventare membri”.

Premettendo che ci sono questioni che rimangono aperte e ammettendo la lentezza dell’integrazione Šuica precisa: “La Conferenza per il futuro dell’Europa è per gli europei ma non ci sono blocchi geografici, chi vuole partecipare può farlo, però i cittadini dei Balcani occidentali saranno selezionati con numero inferiore sui gruppi di discussione ma avranno anche loro possibilità di intervenire e partecipare agli eventi. Terremo in considerazione che ci sono anche molti cittadini europei che vivono fuori dall’Ue e vogliamo ascoltare anche loro. Questa parte di Europa deve essere integrata, ci impegneremo al massimo”.

Il Comitato esecutivo, il 22 aprile, ha sottoscritto il programma di manifestazioni per il giorno dell’Europa, evento inaugurale che si terrà il 9 maggio. In merito Šuica dichiara: “L’evento sarà trasmesso dal vivo e avrà la partecipazione in remoto dei cittadini e interventi dei presidenti delle tre istituzioni europee. Data l’attuale situazione l’avvio della Conferenza a Strasburgo sarà un evento ibrido con una componente online e la partecipazione dei cittadini di tutti gli Stati membri Ue. Rimaniamo flessibili per adattare questo evento in qualsiasi momento nell’interesse della salute di tutti i partecipanti”.

Sulla questione femminile l’On. Rossini (Misto): “In che modo pensate di aiutare e poter mandare messaggi ed esempi forti che aiutino la partecipazione delle donne e trainarne una progettualità?” mentre l’On. Galizia (M5S) si sofferma sui temi che stanno a cuore alla Vicepresidente: demografia, invecchiamento della popolazione e spopolamento con annessa fuga di cervelli. Šuica risponde: “La comunicazione è fondamentale, stiamo lavorando a una robusta campagna di comunicazione e sviluppando tutte le reti a nostra disposizione. Sappiamo che sussiste il problema legato alla demografia e per questo affrontiamo la questione con serietà. La fuga di cervelli è una questione molto importante, quando parliamo di questo parliamo anche di guadagno di chi parte e di chi arriva. In questa pandemia le donne sono state colpite di più degli uomini, ascoltiamo quali saranno le proposte delle donne. Parliamo di giovani di futuro di ripresa di premesse digitali e quindi dobbiamo pensare ai giovani. Invecchiamento, lavoreremo più a lungo e la dimensione demografica è parte importante delle discussioni sulla piattaforma”.

Interviene la Sen. Bonino (Misto): “Mi spaventa l’ampiezza delle consultazioni, le linee guida quali sono? Con una serie di Paesi che hanno dichiarato ‘i trattati non si cambiano’ allora cosa lo facciamo a fare?” Šuica specifica: “La piattaforma è governata da 9 argomenti, ma in queste caselle ci si può mettere qualsiasi idea. Ci sono Paesi che non sono pronti a cambiare i trattati ma se i cittadini richiederanno questo allora diventerà argomento di discussione. Metteremo insieme tutto ciò che avremo ascoltato e porteremo tutto in Commissione”.

Photo Credits: Wikimedia Commons

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