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Via libera del Consiglio dei ministri al nuovo Def. Crescita del Pil dimezzata: 0,6% nel 2025
Di Ilaria Donatio
II Consiglio dei ministri appena concluso ha approvato il nuovo Def 2025, il primo documento dell’anno sull’andamento dei conti pubblici: il Def da quest’anno, dopo un passaggio normativo cambierà nome in Dfp, Documento di finanza pubblica.
Ok dal Cdm anche allo schema di disegno di legge che modifica la legge delega per la riforma fiscale: il ddl proroga fino a fine dicembre il termine per l’emanazione dei decreti legislativi per l’attuazione della delega. Al termine una conferenza stampa con la partecipazione dei ministri competenti per i provvedimenti esaminati ne ha comunicato gli esiti.
I provvedimenti all’ordine del giorno
Tra i provvedimenti all’ordine del giorno c’erano anche l’esame preliminare del disegno di legge costituzionale su Modifiche allo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, un disegno di legge con modifiche alla delega al Governo per la riforma fiscale, e un decreto del presidente della Repubblica sull’organizzazione degli uffici dell’amministrazione centrale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Giorgetti, crescita del Pil dimezzata, 0,6% nel 2025
“Abbiamo deciso di adottare stime di crescita allineate a quelle recentemente ridotte da Banca d’Italia, quindi abbiamo una crescita reale del Pil di 0,6% nel 2025, 0,8% nel 2026 e 0,8% nel 2027, dimezzando di fatto la previsione del Piano che era 1,2%”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa dopo il Cdm.
Il ministro ha poi sottolineato, illustrando le cifre del nuovo Def, come “il documento di finanza pubblica” sia stato adottato in “una situazione molto complessa sotto l’aspetto economico globale con rilessi per l’economia nazionale e tutto ciò rende molto molto complicate e difficili, perfino aleatorie, le previsioni non solo di lunghissimi termine ma anche quello a breve”.
Quanto alla “spesa per la difesa in questo momento mantiene l’orientamento e l’andamento originario, riteniamo in base ai nostri criteri di contabilizzazione che eventualmente saranno discusse in sede Nato, di essere in linea con la richiesta del 2%”.
L’aumentare delle spese per la difesa chieste da Commissione e Nato implicherà di fare delle scelte che “in questo momento non si ritiene di adottare e saranno fatte nei tempi prescritti: c’è una sostanziale richiesta da parte della Commissione di chiedere la clausola nazionale di eccezione rispetto agli indicatori entro la fine di aprile quindi probabilmente in sede di risoluzione sul Def il Parlamento si dovrà esprimere perché procedendo in quel senso si dovrà fare uno scostamento che prevede procedura rafforzata di votazione nelle due Camere”.
Fisco: Leo, ok Cdm a Ddl che proroga la delega fiscale al 31 dicembre 2025
“Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento importante al fine di dare completa attuazione della riforma fiscale, in linea con gli obiettivi stabiliti all’inizio della legislatura. In particolare, la delega fiscale viene prorogata fino al 31 dicembre 2025 allineando la scadenza a quella dei testi unici: una decisione che permetterà di consolidare i risultati ottenuti e di completare gli interventi ancora in elaborazione”. Lo dichiara Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze.
“Contestualmente – spiega Leo – estendiamo, in due punti, l’ambito di applicazione della delega. Il primo punto prevede l’estensione della transazione fiscale ai tributi delle Regioni e degli enti territoriali. Così facendo, offriamo strumenti completi e uniformi, in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze dei contribuenti ma anche degli altri enti territoriali”.
L’obiettivo resta quello di costruire un sistema tributario moderno, equo ed efficiente, capace di sostenere la crescita economica, garantire la certezza del diritto e rafforzare il rapporto di fiducia tra Stato e contribuente.
Il secondo punto riguarda “l’ordinamento, lo stato giuridico e il ruolo dei magistrati tributari. Questo passaggio completa il quadro di riferimento del contenzioso tributario al fine di garantire un sistema più efficiente e in linea con i principi del giusto processo”.
Calderoli, da Cdm ok a riforma Statuto Trentino-Alto Adige
“C’è il via libera preliminare alla riforma dello Statuto del Trentino-Alto Adige, uno storico primo passo avanti atteso da tempo e che finalmente è arrivato. Quella di oggi è già una vittoria”. Lo rende noto con soddisfazione il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, a margine del Consiglio dei Ministri. “Mi ero preso l’impegno con le Province Autonome di Trento e di Bolzano di portare avanti questa storica sfida, ed intendo mantenere la mia parola. Abbiamo previsto il ripristino degli standard di autonomia, l’aggiornamento delle competenze e la garanzia della rappresentanza dei gruppi linguistici. Quello di oggi in Cdm è un passaggio importante. Ora attenderemo i pareri e poi torneremo ad esaminarlo come Governo, per l’approvazione definitiva. Avanti così”, conclude Calderoli.
Agroalimentare, Lollobrigida Ddl anti-contraffazione aiuta imprenditori onesti
Il provvedimento anti-contraffazione approvato in Consiglio dei ministri prevede ”una semplificazione per rafforzare la competitività delle imprese sul mercato. Un aiuto agli imprenditori onesti, e tolleranza zero a chi invece abusa delle nostre produzioni”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in conferenza stampa, illustrando a grandi linee i contenuti della misura. L’obiettivo è ”garantire la tutela dei cittadini”.
