Politica

USA 2020, il primo tempo finisce in pareggio

04
Novembre 2020
Di Andrea Maccagno

Nell’anno più sorprendente di sempre, l’elezione più incredibile. La notte è passata e il vincitore non c’è. Trump ha fatto il Trump e ancora una volta sta vendendo cara la pelle. Biden fa meglio di Hillary, a quest’ora già a casa post discorso della sconfitta. Ma i risultati stentano a proiettarlo alla Casa Bianca.

Al momento i democratici sono avanti, con circa 215-230 grandi elettori: per vincere serve ottenerne 270. La strada è ancora percorribile, ma sorprendono molti passi a vuoto – almeno rispetto ai dati attuali – in alcuni Stati-chiave.

Ricordiamolo, anche questa volta Biden era dato per favorito dai sondaggi e dai modelli predittivi. FiveThirtyEight gli attribuiva l’89% di probabilità di successo: ben oltre Clinton nel 2016. Eppure il risultato parziale di questo Election Night è un testa a testa.

Certo, molti voti arrivati via posta ancora devono essere conteggiati e Biden probabilmente beneficerà di questo apporto: oltre 65 milioni di americani, infatti, hanno scelto questa modalità di voto, in gran parte democratici. Non a caso, un tweet di Trump sembra già mettere in discussione questo risultato e vorrebbe che il conteggio delle schede si chiudesse già oggi: il presidente paventa – non si sa bene secondo quale teoria – brogli elettorali. È indubbio comunque che se vittoria democratica dovesse essere, sarà sul filo di lana.

L’America è spaccata in due, probabilmente più del 2016. Trump fa incetta del voto dei latini e conquista senza pochi patemi Florida e Texas, due tra gli stati più popolosi. La più grande California, invece, va ai democratici, ma questa non è affatto una sorpresa.

Trump, inoltre, riesce a mantenere alcuni stati come Ohio e Iowa e probabilmente si confermerà in Michigan, Wisconin e Pennsylvania: qui però lo spoglio si è interrotto e proseguirà l’indomani. L’incertezza regna sovrana: anche la Georgia e la North Carolina rimangono in bilico.

Dove può sorridere Biden, però, è in Arizona, che strappa dopo quattro anni ai repubblicani. Pochino, per ora, per sentirsi davvero positivo. Il “blue wall” nei fatti non esiste e solo ribaltoni tramite voto postale possono scrivere un finale diverso a questa competizione: fatto comunque ancora altamente probabile.

E quindi? Tocca aspettare. Nonostante Biden abbia già “parlato” al popolo di Wilmington e abbia rassicurato circa la sua vittoria. Trump farà più tardi lo stesso, in questa infinita nottata americana, nella quale su Twitter parla già di “big win”. L’esito più nefasto? Un pareggio 269-269, la ciliegina sulla torta di un 2020 da brividi.

Photo Credits: ABC News

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