Politica

“Un leader forte”. Il report che forse avalla il presidenzialismo di Meloni

18
Gennaio 2023
Di Giuliana Mastri

Un leader forte, ma eletto dal popolo. Pare essere questo il sentimento predominante degli italiani di oggi, sulla base dello studio sondaggistico svolto dall’Università di Urbino, attraverso LaPolis, il suo laboratorio di studi politici e sociali, in collaborazione con Demos&Pi. Molti gli spunti contenuti nel Rapporto 2022 “Gli italiani e lo Stato“. Vediamo le linee principali.

Come detto, la voglia di un leader uscito fuori dalle urne sta crescendo, e ciò è in linea con quanto descritto dalle ultime elezioni. Tuttavia, chiedendo se si preferisse di più un governo tecnico o uno elettorale, la platea degli intervistati si è divisa quasi equamente. Ciò denota che un modello parlamentare negli ultimi anni sempre più appiattito sull’esecutivo, abbia forse cominciato ad assuefare la popolazione. Che però appunto non disdegnerebbe un presidente maggiormente legato ai sentimenti delle masse. Ne scaturisce un’idea, per dirla in questi termini, di “democrazia impolitica”, cioè con una presenza non trascurabile di soggetti estranei al processo democratico, ma anche, una “democrazia personalizzata”, ossia animata da personalità catalizzatrici. Come vedete, tutto sembra rispecchiare la situazione recente del Paese, che ha voluto premiare il carattere di Giorgia Meloni, oltre alle sue linee programmatiche.

Strada spianata al presidenzialismo?

Quelli che vogliono il “leader forte” sono il 62% del campione analizzato. E oltre due terzi dei cittadini esprimono apertamente il proprio favore verso l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Come sappiamo il presidenzialismo è uno dei propositi che il governo Meloni potrebbe portare avanti, associato all’autonomia differenziata voluta dalla Lega. Questo studio forse mostra che l’Italia è predisposta.

E se il Paese è pronto, lo si deve anche a un lungo e complesso processo politico che affonda le radici negli anni ’90, da quando, dopo Tangentopoli, con la fine dei grandi partiti di massa, l’agone politico è stato conquistato da formazioni incentrate su un singolo personaggio, il quale ha cominciato per la prima volta a mettere il suo nome sul simbolo del partito, non rappresentando più chiaramente un territorio o uno specifico gruppo sociale, ma cercando di catturare un gradimento trasversale grazie all’aiuto dei media. Dando maggiore risalto e cura, rispetto al passato, alla comunicazione e della presenza nei media. Il primo esempio? Ovviamente Berlusconi.

Mattarella è amato

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è la figura istituzionale che ottiene il maggior grado di consenso. Lo studio quindi non può che evidenziare umori e posizioni variegate, un po’ contraddittorie, di una nazione complessa come l’Italia, alla ricerca di una nuova prospettiva. I cittadini, spesso dipinti come distratti e disinteressati, vengono tuttavia sollecitati dalle traiettorie indicate dai leader politici. Ecco anche il perché della volatilità elettorale che ha caratterizzato gli ultimi anni.

La partecipazione

Sta riprendendo forza anche la partecipazione attiva dei cittadini nella società. Il volontariato è tra le attività più praticate (42%). Le tematiche ambientali, del territorio e della città hanno mobilitato un cittadino su tre (32%). Anche le azioni più esplicitamente politiche, come partecipare a manifestazioni di partito, proteste e flashmob, hanno coinvolto una componente non trascurabile di italiani (17%). Più dello scorso anno, ma un po’ meno del 2019. Le petizioni, anche grazie alle piattaforme online, sono state firmate da un cittadino su tre (31%) con una partecipazione doppia tra i giovani (18-29 anni: 61%). Non appare marginale la componente di cittadini che ha discusso di politica nei social, nei forum online (25%). In sostanza, se questa non è più la società vibrante e idealistica del ‘900, e pur notandosi nuclei di passività e disagio, sarebbe erroneo affermare che pure in questo secolo la vita pubblica non sia fattore stimolante per moltissimi individui.