Politica
Ucraina: Zelensky apre su Crimea e Donbass. Nuovo flop cessate il fuoco per corridoi umanitari
Di Paolo Bozzacchi
L’apertura inaspettata. “Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere”: lo ha detto alla ABC il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi alla Crimea e alle “pseudo Repubbliche” separatiste del Donbass. Poi aggiunge: “Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione”.
Prosegue così il 13esimo giorno di conflitto in Ucraina, iniziato alle 9 ora locale con l’inizio del cessate il fuoco per permettere l’evacuazione dei civili da Kiev, Mariupol, Kharkiv, Chernihiv e Sumy. Anche stavolta l’evacuazione è stata stoppata dopo meno di due ore dalle bombe russe. Il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino: “Cessate il fuoco violato! Forze armate russe stanno bombardando il corridoio umanitario da Zaporizhzhia a Mariupol: 8 camion e 30 autobus pronti per portare aiuti umanitari a Mariupol e per evacuare i civili da Zaporizhzhia”.
La notte purtroppo non è stata tranquilla. I bombardamenti sono continuati incessanti. Le peggiori conseguenze riportate dal Kyiv Independent sono toccate a Sumy, la città da oltre 250mila abitanti al confine russo e a 300 chilometri da Kiev. Le vittime civili sono salite a 21 (tra cui 2 bambini). “Aerei nemici hanno attaccato fortemente edifici residenziali” spiegano su Telegram i servizi di soccorso, giunti sul posto nella tarda serata di ieri. Intanto a Kharkiv l’attacco notturno delle milizie russe ha danneggiato un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali. Fortunatamente secondo l’Aiea (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) i bombardamenti non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazioni. L’appello del direttore generale Aiea, Rafael Mariano Grossi: “Agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l’ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare”.
Intanto secondo l’UNHCR è salito a a oltre 2 milioni il numero di rifugiati dall’Ucraina che sono scappati dal paese dopo l’invasione della Russia lo scorso 24 febbraio. In Polonia sono arrivati 1,2 milioni di rifugiati, in Ungheria 191mila, in Slovacchia oltre 140.745, in Russia 99.300, in Moldavia 82.762, in Romania 82.062 e 453 in Bielorussia. In altri paesi europei complessivamente sono arrivati oltre 210mila rifugiati.
L’Ambasciata Ucraina in Italia ha aperto un conto corrente speciale per la raccolta delle donazioni a sostegno dei “gruppi più sensibili dei cittadini ucraini (anziani, bambini, persone che necessitano di cure mediche urgenti, in ricerca di asilo ecc.) nonché per i bisogni più urgenti delle forze di protezione civile (escluse le armi militari). Le donazioni possono essere inviate a Ambasciata d’Ucraina, Iban IT20R0200805001000106358350.
Chi fosse interessato ad ospitare temporaneamente bambini ucraini o famiglie può rivolgersi al Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza (www.conadi.it/ucraina).