Politica
Tajani in Algeria, partner strategico nel Mediterraneo e in Africa
Di Ilaria Donatio
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è oggi in missione ad Algeri per una serie di incontri istituzionali con il Presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, il Ministro degli Affari Esteri, della Comunità Nazionale all’Estero e degli Affari Africani, Ahmed Attaf, e il Ministro dell’Energia, delle Miniere e delle energie rinnovabili, Mohamed Arkab.
La missione si colloca nel quadro della strategia italiana di diplomazia della crescita e permetterà al ministro Tajani di ribadire l’importanza della sempre più intensa cooperazione economica tra Italia e Algeria e a darle ulteriore impulso tramite un incontro, che co-presiederà insieme al ministro Arkab, e che vede la partecipazione di imprese italiane ed algerine nei settori dell’energia, infrastrutture, trasporti, difesa e spazio, assieme a ICE, Cassa Depositi e Prestiti, SIMEST e SACE.
Destro (Confindustria): “Vale 900 milioni il potenziale di export italiano inespresso”
Tra Italia e Algeria “le relazioni commerciali si imperniano sul comparto energetico e la missione di oggi mira a consolidare la cooperazione individuando ulteriori opportunità di collaborazione. Un primo driver è rappresentato sicuramente dal potenziale inespresso per l’export italiano verso il Paese, che ammonta a circa 900 milioni di euro”, ha evidenziato Leopoldo Destro, delegato del presidente di Confindustria per Trasporti, Logisitica e Industria del Turismo, ad Algeri alla tavola rotonda.
“Molte – prosegue – sono le possibilità per i comparti di comune attenzione, come le energie rinnovabili, i macchinari ad alto valore aggiunto, le soluzioni di connettività e le tecnologie abilitanti la trasformazione digitale, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Per cogliere appieno le opportunità di crescita congiunta, favorire gli investimenti, rimuovere gli ostacoli di accesso al mercato, promuovere l’innovazione congiunta nei settori di comune interesse, è necessario un costante dialogo pubblico-privato. Apprezziamo l’impegno del Ministro Tajani e del sistema Paese a questo fine e siamo pronti a fare la nostra parte”.
“Algeri intende investire anche nello sviluppo infrastrutturale e nell’industria manifatturiera e – ha continuato Destro – il sistema industriale italiano può fare la differenza. Ne abbiamo discusso anche con il Presidente della Crea, la nostra omologa algerina, e svilupperemo insieme nuove progettualità. La tavola rotonda di oggi, alla presenza del ministro, Antonio Tajani, e del ministro algerino, Mohamed Arkab, è dunque strategica per definire una roadmap di cooperazione stabile e di lungo termine tra Italia e Algeria, con l’auspicio di diventare partner privilegiati della business community di questo Paese”.
“Il Piano Mattei – dice ancora Destro -, iniziativa strategica per rafforzare la cooperazione coi paesi africani, promuovendo investimenti in infrastrutture, energia, agricoltura e sviluppo sostenibile, è un’occasione straordinaria per aprire la strada a numerosi ambiti di collaborazione. In questo quadro, il settore delle costruzioni si trova in un momento di grande trasformazione in Algeria. Oggi, anche nei tavoli tematici, numerosi rappresentanti di impresa, oltre 70, numero che sottolinea il reciproco interesse a partnership efficaci e di lungo periodo”.
Rischi per commercio estero, Algeria è un’opportunità per recuperare dazi
Le relazioni commerciali tra Italia e Algeria sono molto buone ma si può fare ancora meglio, anche in vista di un quadro internazionale che rischia di complicarsi. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo alla tavola rotonda imprenditoriale Italia-Algeria.
“Loro guardano con attenzione ai nostri investimenti, noi compriamo gas da loro ma si può fare molto di più di quello che stiamo facendo oggi – ha spiegato – le cose vanno bene, ma possono andare ancora meglio. Il contesto è altrettanto importante perché il quadro internazionale, soprattutto dal punto di vista commerciale della internazionalizzazione delle imprese, rischia di complicarsi un po’. Allora come Governo e come ministero degli Esteri, della Cooperazione Internazionale e del commercio estero abbiamo deciso di dar vita a una strategia che ci permetta di difendere la nostra leadership mondiale per quanto riguarda il commercio”, ha sottolineato Tajani.
E ha proseguito: “Io non mi fascio mai la testa e non voglio mai essere pessimista, sono ottimista per natura, però invece di preoccuparsi bisogna occuparsi delle questioni. E noi ci stiamo occupando a tempo pieno al ministero per cercare di avere una strategia complessiva per aiutare le nostre imprese in caso di difficoltà nella politica commerciale mondiale per cercare di continuare ad avere quel livello altissimo che abbiamo di affari ma anche di esportazione di qualità, e questo paese è un altro dei paesi dove possiamo lavorare con speranza di poter fare ancora di più, con possibilità in tanti diversi settori”, ha detto Tajani agli imprenditori.
L’export algerino
L’Italia è il primo mercato di destinazione dell’export algerino e il terzo principale fornitore dell’Algeria, un dato che sottolinea la centralità degli scambi commerciali tra Roma e Algeri. Nei primi dieci mesi del 2024, l’Italia ha assorbito il 24,4 per cento delle esportazioni algerine, confermandosi il primo acquirente del Paese nordafricano. Sul fronte delle importazioni, l’Italia è il terzo fornitore dell’Algeria, con una quota di mercato del 6,6 per cento nello stesso periodo.
Il saldo commerciale tra i due Paesi continua a essere fortemente sbilanciato a favore dell’Algeria, a causa delle importazioni italiane di gas naturale. Nei primi undici mesi del 2024, l’Italia ha esportato beni per un valore di 2,57 miliardi di euro verso l’Algeria, mentre ha importato dal Paese nordafricano prodotti per 9,95 miliardi di euro, con un saldo negativo per l’Italia di circa 7,37 miliardi di euro. Il settore energetico rappresenta il pilastro delle relazioni economiche tra Italia e Algeria. Il gas naturale costituisce la principale voce dell’export algerino verso l’Italia, con un valore di 8,48 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2024, pari all’85,3 per cento delle importazioni italiane dall’Algeria.
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