Politica
Senato, Aiuti Bis. Sbloccato il Superbonus. Sì anche a nuove spese per 6 miliardi
Di Giampiero Cinelli
Il Senato ha approvato la conversione in legge del Decreto Aiuti bis, recante le misure urgenti in materia di energia, imprese e politiche sociali.182 i voti favorevoli, 21 astenuti e nessuno contrario. La manovra mobilita 17 miliardi per contrastare il caro bollette e la crisi produttiva. Ora è atteso l’ultimo passaggio alla Camera questo giovedì.
Respira l’edilizia
Spicca lo sblocco del Superbonus 110%, su cui però serviranno successivi passaggi per rimuovere altri elementi che rendono macchinosa la misura. Ad ogni modo ora pare che circa 40.000 imprese a rischio fallimento tireranno un respiro di sollievo e la cessione dei crediti verrà riavviata, essendo stata rimossa la responsabilità in solido dei cessionari, incluse le banche, tranne in caso di dolo e colpa grave. Il punto è dirimente perché le cessioni dei crediti sono necessarie affinché la banca possa monetizzare il credito dell’imprenditore edile in cambio di uno sconto fiscale. C’è però una tegola sulle unità unifamiliari. Resta infatti la scadenza del 30 settembre 2022 per asseverare di aver terminato almeno il 30% dei lavori, ai fini di ottenere la proroga dell’utilizzo del credito al 31 dicembre 2022. Nell’ambito dei lavori da computare per il raggiungimento del 30%, si possono considerare anche quelli non agevolati con il 110%.
Il nodo energia
Con l’approvazione da parte del Senato, e presumibilmente della Camera il 15 settembre, verranno quindi confermati i bonus alle imprese, i crediti d’imposta, il taglio dell’Iva, delle accise sul carburante fino a fine mese e degli oneri di sistema sulle bollette del gas anche per il quarto trimestre. Sale anche a 1000 euro la soglia di pignorabilità delle pensioni. Resta il bonus 200 euro a beneficio di dottorandi e assegnisti di ricerca. Le forze politiche hanno riconosciuto che non basta per contrastare il rialzo dell’energia, ma i provvedimenti non potevano non essere deliberati. Dal Gruppo Misto, Paolo Romani ha espresso la necessità di agire a livello strutturale. Ricordando che dal Ttf, l’indice della Borsa olandese riguardante il prezzo del gas, pasa solo il 3-4% della compravendita mondiale. Dunque proprio al livello di questo meccanismo secondo lui si deve intervenire e, per quanto riguarda l’Italia, parlando del Pun (Prezzo unico nazionale dell’energia elettrica), ha chiesto che vada stabilito nell’asta in base al prezzo più basso offerto. Eppure non sono mancate le critiche sull’insufficienza dei crediti d’imposta per le piccole imprese dell’agricoltura e della pesca.
Smart Working e scuola
Prorogato lo smart working fino al 31 dicembre per lavoratori fragili e genitori di figli under 14. In ambito d’istruzione, scompare la qualifica del “docente esperto“, ma non l’incentivo per l’avanzamento di carriera, che verrà concordata in contrattazione collettiva.
Nella discussione di Palazzo Madama molte espressioni hanno lasciato intendere l’idea che questa sia stata l’ultima seduta dell’attuale legislatura. Nonostante ciò è in cantiere il Decreto Aiuti Ter. Sempre nella seduta di oggi, Palazzo Madama ha dato assenso all’uso di 6,2 miliardi di maggiori entrate proprio in vista dei prossimi sostegni. Obiettivo dell’esecutivo è raggiungere 13 miliardi per il terzo pacchetto d’urgenza evitando lo scostamento di bilancio. Dopo l’entrata in vigore verrà presumibilmente convertito in legge dal nuovo parlamento.