Politica

Scuola, Valditara parla a Kilometro Rosso: il 90% di chi esce da Its trova lavoro subito

10
Marzo 2025
Di Ilaria Donatio

“Connecting to the future”, anche – e soprattutto –  con i percorsi formativi  tecnico-professionali per le importanti opportunità di lavoro che offrono. Lo ha spiegato bene, proponendo anche numeri e analisi, il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nel corso del punto stampa a Kilometro Rosso – negli Spazi Brembo – a Bergamo, in occasione di “Connecting to the future”, iniziativa itinerante che ha la scopo di rafforzare le interlocuzioni tra Ministero, Istituzioni scolastiche e mondo delle imprese.

Valditara, 90% ragazzi che escono da Its trova subito lavoro
“Il 90% dei giovani che escono dagli Its trova immediatamente lavoro, il restante, per la maggior parte, prosegue il proprio percorso formativo, ha spiegato Valditara, “con i nuovi percorsi nei tecnici professionali ci sono opportunità straordinarie: non dobbiamo pensare all’istruzione tecnico professionale come ad un percorso di serie B, sminuente; al contrario, è un percorso interessante, sfidante, intrigante, con una dose di complessità che richiede valorizzazione dei talenti. Serve un dialogo tra scuola e impresa, la nuova formazione tecnico professionale, gli Its, devono avere sempre più appeal”, ha aggiunto il titolare di  Viale Trastevere e – per questo – ha “deciso di creare a Roma un tavolo di confronto tra tecnici di tutte le associazioni di categoria, direttori degli Uffici scolastici e i dirigenti generali del ministero per individuare le buone pratiche, per assimilare la cultura della modernità: è sempre più importante per fare le scelte gestionali sul territorio che favoriscano l’orientamento e quindi scelte giuste da parte dei giovani”. 

Ridefinire Pcto, terminologia da modificare
“Stiamo riformando gli Istituti tecnici” ha poi detto, “puntiamo a una riforma che valorizzi materie come l’italiano e la matematica e l’inglese, perché il percorso dell’istruzione tecnica professionale deve essere un percorso formativo di serie A, 360 gradi”, ha aggiunto. Ha poi sottolineato la necessità di insistere “sull’orientamento per continuare in questo percorso di valorizzazione delle materie STEM, diffusione dell’intelligenza artificiale senza dimenticare i pilastri culturali del nostro sistema scolastico che ci servono anche per saper comunicare con l’altro”.

E il cambiamento, ha spiegato il ministro, può partire anche dai nomi: “È arrivato il momento di ragionare su come definire i Ptco: se dico questa parola ad una famiglia mi guarda perplesso, la terminologia dovrà essere modificata anche per essere più attrattiva”, ha concluso.