Politica

Roma – Parigi: sfide e questioni internazionali

29
Marzo 2025
Di Alessandro Caruso

Roma-Parigi, questo l’asse su cui si è imperniata la settimana politica italiana. A Roma, dove nel vertice di maggioranza di qualche giorno fa ha chiarito quale sia la sua posizione sulla difesa. L’Italia, ha spiegato la premier, lavora per ottenere “garanzie di sicurezza solide ed efficaci”, ma nel contesto della Nato, evitando ogni tipo di coinvolgimento in una forza militare sul terreno, almeno finché non vi sarà un mandato delle Nazioni Unite. Questo è stato il punto centrale della discussione tra Meloni e i ministri Matteo Salvini e Guido Crosetto. Nel comunicato di Palazzo Chigi diffuso dopo l’incontro, si afferma chiaramente che “non è prevista alcuna partecipazione nazionale a una forza militare sul terreno”. Viene anche precisato che si è discusso della possibilità di un intervento delle Nazioni Unite per monitorare e attuare un cessate il fuoco, proposta che l’Italia sostiene da tempo. In questo caso, se dovesse concretizzarsi una missione Onu, l’Italia potrebbe contribuire con il proprio personale.
L’incontro è arrivato dopo le polemiche generate dai recenti sviluppi, come la telefonata tra il vicepremier Salvini e il senatore americano J.D. Vance. Questo colloquio, che sembrava bypassare il ministro degli Esteri Tajani, ha creato malumori, spingendo Tajani a ribadire che la politica estera dell’Italia è stabilita da lui stesso e dalla presidente Meloni. Il governo italiano risulta riottoso al suo interno anche sulla questione del riarmo europeo, un argomento che potrebbe rivelarsi decisivo nelle prossime settimane. Il piano “ReArm Europe” proposto da Ursula von der Leyen non vede allineate con la stessa convinzione tutte le forze di maggioranza.

Veniamo a Parigi, che ha ospitato il vertice dei volenterosi. L’Italia ha mantenuto sostanzialmente la linea già stabilita, ma ancora una volta l’Europa ha dimostrato di andare a due velocità: i più aggressivi e i più riflessivi nei confronti dell’equilibrio da mantenere nei rapporti con i due blocchi, quello russo e quello USA. La pace è ancora lontana e, per ora, è lontano anche il cessate il fuoco definitivo.
A Roma in settimana si è svolto anche il grande evento “Agricoltura è”, un significativo contenitore di contenuti e stand per riaffermare la centralità del comparto agricolo per l’economia nazionale. Una importante vetrina per il ministro Francesco Lollobrigida, ma un’occasione anche di riflessione su temi di grande attualità come la digitalizzazione, i dazi e il ricambio generazionale. Tutti temi cruciali per lo sviluppo di un settore che continua a essere estremamente rilevante per il Pil nazionale, oltre che un efficacissimo strumento di soft power.

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