Politica

Riforma dello sport: ultimo miglio. Tutti gli interventi al convegno Anif di Rimini

01
Giugno 2023
Di Paolo Bozzacchi

Il punto a meno di un mese dall’entrata in vigore della prima riforma strutturale di settore del governo Meloni. Si è tenuto oggi in Romagna, nell’ambito di RiminiWellness, il convegno “Riforma dello sport” organizzato da Anif, l’Associazione nazionale impianti e fitness presieduta da Giampaolo Duregon. Con ospiti di alto livello istituzionale: il Ministro dello Sport e Giovani Andrea Abodi, il viceministro all’economia, Maurizio Leo, il Presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, l’Onorevole Marco Perissa (Commissione Cultura, Scienza e Istruzione), il Direttore Commerciale del Credito Sportivo, Debora Miccio e il Coordinatore Formazione del Centro Sportivo Italiano, Beppe Basso.
Ecco cosa hanno detto nei loro interventi.

Il Ministro Abodi ha chiarito subito: «Ringrazio Anif per il contributo alla riforma. Stiamo lavorando al meglio per rendere la riforma dello sport il più possibile sostenibile, sia a livello sociale con diritti meglio riconosciuti ai lavoratori del settore sia a livello finanziario per gli operatori del settore. Siamo in fase di bollinatura, ma il provvedimento resta aperto alle giuste rifiniture. Tra gli obiettivi quelli di rendere le infrastrutture sportive di interesse nazionale e di limitare al meglio l’impatto sulla finanza pubblica. Decisivo in questo senso lo sforzo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali».

Vito Cozzoli, Presidente e Ad di Sport e Salute ha aggiunto: «In sinergia con Anif che ringrazio Sport e Salute lavora per la crescita del sistema sportivo nel suo complesso. Forniamo un servizio al mondo dello sport e siamo sempre al servizio dello sport, convinti che uno stile di vita sano sia decisivo per lo sviluppo del Paese. Questa riforma è strutturale e modifica un quadro normativo obsoleto. Il settore dello sport è in forte crescita e vuole soprattutto risposte su impiantistica, nuova disciplina delle professionalità sportive. In un’ottica di sostenibilità a 360 gradi. Sport e Salute dalla sua nascita ha fornito oltre due miliardi di euro di contributi. Bisogna allargare la base degli sportivi per ottenere ancora più successi nel mondo del professionismo sportivo».

Giampaolo Duregon (Anif) ha commentato: «Lo sport appartiene a tutti e sulla base di questo come Anif abbiamo proposto emendamenti legislativi sia nella precedente che nell’attuale legislatura per migliorare il contesto in cui lavorano imprenditori, collaboratori e numerose professionalità. Restiamo all’ascolto di chi lavora nel mondo dello sport ed è per questo che vogliamo allargare la formazione a tutte le figure professionali del settore».

Il Viceministro all’economia Maurizio Leo: «Sulla riforma abbiamo aperto un tavolo di lavoro con il terzo settore per analizzare tutte le implicazioni fiscali della riforma. Non escludiamo uno slittamento dell’entrata in vigore di alcuni aspetti della riforma per agevolare al meglio gli operatori del settore».

Debora Miccio (Credito Sportivo): «Il credito sportivo è una vera e propria banca pubblica che eroga fondi pubblici a disposizione degli operatori del mondo dello sport. In un periodo di rialzo dei tassi di interesse siamo in grado di garantire tassi agevolati, che nel caso delle amministrazioni locali disposte a finanziare lo sport in tutte le sue forme, si azzerano del tutto. Abbiamo anche implementato una piattaforma (“Delta”) a disposizione di tutti gli operatori interessati».

Perissa ha concluso: «Anif ha sviluppato nel tempo contenuti legislativi di qualità che hanno contribuito a rendere la riforma più efficiente ed efficace. Esiste uno sport per tutti che dovrebbe esistere e al quale lavoriamo ogni giorno affinché possa essere a disposizione di tutti. C’è ancora un 45% di sedentari in Italia (classifica Ocse) ai quali dobbiamo guardare. Con la riforma e l’inserimento dello sport in Costituzione siamo entrati in una nuova stagione ma c’è ancora da lavorare e non ci tireremo indietro per migliorare ancora».

Sullo sport in Costituzione il nuovo articolo 33 (che dopo il primo passaggio alle Camere dovrà essere nuovamente approvato prima dal Senato e poi da Montecitorio): “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Di fatto, sulla scia dell’approccio europeo, sarà presto sport qualunque attività fisica. Con tutte le tutele che ne seguiranno.