Politica
Russia, ambasciatore Razov in audizione: “Pronti a distribuire Sputnik V a tutti i Paesi interessati”
Di Valentina Ricci
E’ il G20 il teatro adatto alla gestione dell’economia mondiale in crisi a causa della pandemia, e i migliori auguri vanno al lavoro della Presidenza italiana di turno. Ha aperto così l’Ambasciatore della Federazione russa in Italia, Sergey Razov, il suo atteso intervento in audizione in commissione esteri alla Camera.
La Russia si dice pronta alla cooperazione con tutti i Paesi interessati alle forniture ed alla produzione del vaccino anti Covid-19: “Il vaccino Sputnik V sviluppato in Russia ha dimostrato efficacia. Mosca è pronta alla distribuzione del vaccino a tutti i Paesi che ne abbiano interesse”. Sono già 57 i Paesi coinvolti dalle forniture di Sputnik V, con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone. “Le definizioni di ‘colonizzazione’ russa tramite i vaccini sono manifestazioni di leggerezza o di cattiva fede. Noi non imponiamo nulla a nessuno”.
L’On. Cabras (Misto) interviene: “Si parla del vaccino Sputnik come se fosse lontanissimo e che non sia disponibile” Razov risponde: “Se ci sarà interesse per il vaccino dall’Italia e dall’Unione europea siamo pronti ad entrare a contatto, sia per quel che riguarda la fornitura che la produzione all’estero. Il memorandum d’intesa allo studio tra l’Ospedale Lazzaro Spallanzani e il centro di ricerca russo Gamaleya prevede ad esempio varie forme di cooperazione, incluso l’invio di esperti dalla Russia per condurre test sull’efficacia dei vaccini contro le varianti del Covid-19. Ma si tratta di una collaborazione che deve essere depoliticizzata in quanto ha il solo fine di assicurare la salute dei cittadini”.
Fondamentali le misure adottate dal G20 lo scorso anno, che hanno tutelato vite e posti di lavoro. Da questo deriva l’importanza del vertice sulla salute che si terrà a maggio a Roma, al quale la Russia desidera partecipare in maniera attiva. Razov auspica il ruolo centrale dell’Oms secondo cui l’immunizzazione è “patrimonio globale”. Motivo per cui i vaccini devono essere forniti a livello globale su base paritaria e non onerosa.
La Russia vuole contribuire alla ripresa del commercio globale, ricordando che le sanzioni sono controproducenti e dannose per tutti, non solo per il Paese a cui vengono imposte. Razov auspica un maggiore impulso sul rilancio dell’Organizzazione mondiale del commercio dalla presidenza italiana G20. Le altre due aree di prioritaria rilevanza sono l’economia digitale e l’e-governance, poiché la Russia “è il settimo Paese al mondo per inclusione della popolazione nelle tecnologie digitali” e Mosca è “leader nel campo della fornitura di servizi per e-governance”.
Razov dichiara: “Sull’energia la Russia è interessata ad una discussione aperta e proficua durante il confronto che ci sarà nel corso del vertice ministeriale G20 a giugno a Matera”. Ad ogni modo è controproducente basarsi esclusivamente sullo sviluppo delle energie rinnovabili per raggiungere la neutralità carbonica. La Russia, secondo l’Ambasciatore, è tra i Paesi leader nell’attuazione degli accordi di Parigi, contribuendo in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi. La transizione ecologica non deve essere un freno allo sviluppo dei Paesi.
“Inammissibilmente basso” viene giudicato, da Razov, il rapporto tra la Federazione russa e i Paesi Occidentali, criticando l’approccio di questi verso Mosca. Il vero rammarico è dato dalla “propaganda” nel mondo dell’informazione internazionale su alcuni temi. Da questo deriva l’abbassamento dei rapporti che intercorrono tra Unione europea – Stati Uniti – Russia, che invece dovrebbero essere rilanciati su “base paritaria e di reciproco rispetto”. La responsabilità di questo peggioramento è attribuita da Razov all’Occidente, che si erge a “inquirente, procuratore e giudice esecutore delle sentenze, per cui la Russia non può che accogliere questa scienza che arriva dall’estero. Vi posso garantire che questo per la Russia è inaccettabile come lo sarebbe per qualsiasi Paese che rispetti la propria sovranità”. Inoltre viene osservato che l’Italia è uno dei Paesi più danneggiati dalla politica delle sanzioni adottate dell’Ue contro Mosca.
Sulla Libia vengono chieste notizie dall’On. Di Stasio (M5S), mentre l’On. Comencini (Lega) richiede una stabilità in merito alla situazione libica. Razov concorda e aggiunge: “In Libia partecipiamo attivamente a tutti i processi di composizione, noi non intendiamo ostacolare o impuntarci su eventi storici, ma ce li ricordiamo. Abbiamo sempre sostenuto un dialogo inclusivo tra le forze politiche in contrasto in Libia. I Paesi Occidentali parlavano di sanzioni contro le forze che non riconoscevano l’unico governo legittimo a Tripoli, mentre noi siamo sempre stati attivi a proporre tavoli di discussione. Cerchiamo di avviare contatti attivi che puntano al mantenimento di un Paese unito”.