People, Planet and Property sono le parole chiave del programma italiano per il mandato alla presidenza del G20. Stamattina si è svolta l’audizione dell’ambasciatore Pietro Benassi, sherpa G7/G20 per conto del Governo italiano, relativa alla Presidenza G20 di turno dell’Italia alla Commissione Esteri della Camera.
Invitato dal Presidente della Commissione Piero Fassino, l’ambasciatore prende la parola riconoscendo, fin da subito, la difficoltà con cui i sauditi abbiano operato in una situazione di estrema difficoltà a causa della pandemia: “Ma il G20 ha comunque raggiunto dei traguardi positivi, a livello climatico ha fatto registrare una ritrovata compattezza”. Benassi ha posto l’attenzione sul tema dell’empowerment femminile e sul superamento delle disuguaglianze; due questioni che verranno poste al centro del mandato affidato al nostro Paese. Inoltre ha ricordato l’importanza della copresidenza con il Regno Unito al Cop 26, la stessa nazione che avrà la presidenza del G7. Un triangolo, quello relativo all’asse delle presidenze di G20 – G7 – Cop 26, che permetterà una collaborazione a 360 gradi.
Citando Eisenhower ‘È importante fare affidamento sulla pianificazione ma è meglio non fidarsi troppo dei piani’ l’ambasciatore spiega le tre ‘P’ che comporranno il programma italiano: “People: le politiche saranno incentrate sul cittadino, ponendo la priorità su donne e giovani che sono state tra le fasce più colpite dalla crisi e questo fenomeno crea delle disparità. Per questo motivo saremo attenti alle disuguaglianze globali. Planet: il concetto di sostenibilità ambientale coinvolgerà molti comparti e abbracceremo le sfide del nostro tempo anche grazie alla collaborazione con Londra, con cui vorremmo costruire un percorso che raggiunga risultati importanti nelle tappe conclusive del vertice di Roma. Prosperity: ci concentreremo sulle sfide poste dalla digitalizzazione, spingeremo le economie globali a collaborare affinchè questa possa essere una opportunità per tutti e con la digital task force ci muoveremo nella stessa direzione. Porteremo avanti iniziative che facilitino l’accesso di piccole e medie imprese al trade finance semplificando attività di controllo e consentendo loro di avere un ruolo sempre più importante”. Benassi ha infine concluso: “La nostra presidenza opererà per rendere la globalizzazione una forza trainante e punteremo sulla nostra capacità di dialogo e sulla nostra determinazione per identificare soluzioni nuove – data l’eterogeneità dei membri del G20 – che non sacrifichino gli obiettivi”.
A aprire gli interventi tra i deputati presenti è l’Onorevole Quartapelle (PD): “L’Italia presiede il primo G20 della presidenza Biden, sarebbe interessante capire come i contatti con il team di Biden si muovano in maniera trasversale. Per quanto riguarda il cambiamento climatico, il G20 potrà farci recuperare il tempo che abbiamo perso con la presidenza Trump?”. L’ambasciatore risponde dando anche una notizia dell’ultima ora: “Ne approfitto per dare una notizia; l’India ha concordato uno scambio di presidenza con l’Indonesia, quindi la Troika ora si prospetta tra Italia, Arabia Saudita e Indonesia. Compito della presidenza è procedere per forme di consultazione con gli altri membri, prenderemo contatto anche con il team Biden. Per ciò che riguarda le sue posizioni sappiamo che è sua volontà rientrare negli accordi di Parigi, di privilegiare il multilateralismo, di rivedere un rilancio dei rapporti con l’Europa, quindi tutti temi coerenti per lavorare negli asset del G20 che negli ultimi anni hanno sofferto”.
A seguire prende la parola l’Onorevole Formentini (LN): “Quali potrebbero essere le evoluzioni della presidenza Biden per quanto riguarda i rapporti commerciali con la Cina? Quale sarà il diverso approccio?” Benassi risponde: “Il G20 che opera per consenso deve essere un foro per trovare una piattaforma di minimo comun denominatore di consenso come sul ruolo dell’UE. L’UE è un facilitatore e nasce sul multilateralismo e sul libero scambio che comunque ha delle regole”.
Infine, prima di chiudere i lavori, interviene il Presidente della Commissione Esteri Fassino: “In riferimento all’affrontare gli strumenti finanziari, c’è il tema della fiscalità internazionale che ricorre. La presidenza italiana porrà questa questione e in che termini?”. L’ambasciatore riconosce la complessità l’importanza del tema: “Lavoreremo per favorire una tassazione economia digitale e l’implementazione delle pratiche per evitare l’evasione fiscale. Noi lavoreremo per raggiungere un accordo complessivo su tali questioni, per avere un livello minimo di tassazione effettiva della digitalizzazione e una tassazione per favorire la transazione verde”.