Politica

Pensare al 13 febbraio, non solo al 12

06
Febbraio 2023
Di Daniele Capezzone

Era scontato. Forse non ce n’eravamo accorti (anche perché le sfide in sé e per sé – ehm – non paiono proprio appassionanti) ma domenica si vota in Lombardia e Lazio. E allora, inevitabilmente, direi quasi subliminalmente, è stato anche il fattore elettorale a giocare un ruolo nella fiammata polemica della settimana che si è appena conclusa, e realisticamente pure di quella che si è appena aperta.

Difficile immaginare che, a pochissimi giorni dal voto nelle due principali regioni del paese, con un’ovvia ricaduta politica nazionale, qualcuno “conceda” qualcosa a qualcun altro. Tutto, fatalmente, si colora di contrapposizione, di polarizzazione dura, “o noi o loro”. Inutile far finta che non sia così: le settimane pre-elettorali sono per definizione fatte più per i piromani che per i pompieri, in tutto il mondo e a qualunque latitudine (geografica e politica).

Eppure stavolta i nostri due principali schieramenti, pur comprensibilmente attenti all’esito elettorale del 12 febbraio in Lombardia e Lazio, dovrebbero pensare soprattutto al giorno dopo, al “13 febbraio”, inteso come il giorno in cui riprenderanno le rispettive sfide principali.

Il centrodestra – saldissimo nel consenso – deve però cercare di non farsi intrappolare nel “day by day”, nel giorno per giorno, in una navigazione di governo più dettata dal caso che dalla propria agenda. E più che mai deve darsi una missione, un “sense of purpose” (taglio di tasse, riforma della giustizia, presidenzialismo) da qui a fine legislatura.

Il centrosinistra – drammaticamente indietro nel rapporto con il paese – non dovrebbe farsi divorare dall’ansia di un recupero che è impossibile in tempi brucianti. Semmai, dovrebbe prepararsi a una gara di fondo (per i più ottimisti in quel campo, diciamo pure di mezzofondo). E ricordarsi che, se la missione è la costruzione – comunque si chiami – di un “partito del lavoro”, la sinistra dovrebbe smetterla di essere o apparire (il che, in politica, è lo stesso) diffidente e ostile verso la mezza Italia del lavoro autonomo.

Le sfide sono quelle: e ricominciano da lunedì prossimo.

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