Politica
Il Pd a Gubbio nell’ex convento. Ma il discorso di Schlein non sarà serafico
Di Giampiero Cinelli
I parlamentari Pd chiamati oggi in raccolta a Gubbio in vista delle prossime sfide. In gergo calcistico si direbbe ritiro, ma i media hanno scelto quasi unanimemente il termine “conclave”. Probabilmente perché la due giorni di raduno si svolge al Park Hotel ai Cappuccini di Gubbio, un ex convento medievale riconvertito, ma anche perché sull’evento dem un pochino di mistero c’è. Si pensi, ad esempio, che il ritrovo è dedicato ai deputati, non ai senatori, i quali faranno un altro raduno successivamente, ed Elly Schlein arriverà domani per l’intervento conclusivo. In teoria nulla di strano nelle prassi dei vertici politici, ma se l’intento del conclave è oltretutto quello di ritrovare compattezza e scegliere le migliori strategie per le europee e le regionali, allora era facile immaginare che la segretaria fosse stata lì con i suoi fin dall’inizio. Per non dare adito a ulteriori letture per cui la sua leadership nel partito sia tutta da confermare.
Nell’invito ufficiale confezionato dalla capogruppo alla Camera Chiara Braga si legge che «L’idea è quella di una forma seminariale con ospiti e specialisti esterni», e questo c’era da aspettarselo, sebbene gli osservatori avrebbero voluto sapere di più su quanto si dirà in termini di candidature e liste. La Schlein si candiderà a Bruxelles? L’ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna non ha ancora sciolto la riserva e non sembra che questa possa sciogliersi a Gubbio.
I conclavi non sono comunque una novità per il centrosinistra. La tradizione l’ha iniziata Romano Prodi, che portò il suo governo al frantoio del Castello di Gargonza. Un Romano Prodi che con la segretaria del Partito Democratico ha un rapporto personale e di stima.
L’idea stavolta è stata di Chiara Braga, subito supportata da Schlein. Il filone resta quello dei conventi e delle abbazie, optando per un luogo sacro ma modernizzato. Sembra una metafora di quello che vuole e dice di essere il Pd. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, quello artificiale della vasca idromassaggio.