Le elezioni politiche del 4 marzo hanno determinato un cambiamento in moltissime dinamiche politiche. Senza avere la presunzione di andare ad esaminare le più profonde ragioni che hanno portato ai risultati del 4 marzo, possiamo iniziare a vederne (o a contarne!) gli effetti. Già perché secondo quanto emerge da una semplice analisi degli eletti, il nuovo Parlamento sarà il più giovane e il più rosa di sempre.
Secondo quanto riporta Openpolis, L’età media dei deputati è di 44,3 anni, mentre quella dei senatori è di 52,12 anni. Alla Camera, ad abbassare l’età media ci pensa il Movimento 5 Stelle, con un’età media di 38,5 anni. Nel complesso, 144 deputati hanno meno di 35 anni e 224 onorevoli hanno un’età compresa tra i 35 e i 45 anni. Come si può facilmente evincere da quanto affermato poco sopra, la maggior parte degli under 50 è pentastellata. Maglia nera per l’età va a Forza Italia che ha eletto il 40% degli over 65 di tutto il Parlamento.
Sale anche la presenza femminile, con una quota del 34%, la più alta dal 1968 ad oggi e con una differenza di 4 punti percentuali rispetto alla passata Legislatura. Eloquente anche il dato secondo cui il 64% degli eletti è per la prima volta parlamentare e, un terzo ricopre per la prima volta in assoluto un incarico politico. Infatti il 35% dei deputati e il 30,16% dei senatori non hanno mai svolto un incarico politico e, anche in questo caso, spicca il M5S con il 65% della quota rispetto al totale. Tra invece i veterani c’è Pier Ferdinando Casini, rieletto per la sua decima legislatura, Elio Vito, eletto per l’ottava legislatura; Stefania Prestigiacomo, con un’esperienza di sei legislature.
Nel complesso, numeri alla mano e considerazioni politiche a parte, dovremmo avere un parlamento più smart, più innovativo e poco legato alle consuetudini.
Fabiana Nacci