Politica
Addio a David Sassoli: giornalista, politico e uomo delle istituzioni
Di Alessandro Cozza
“Credo che aver tenuto il Parlamento europeo aperto” durante la pandemia “e non aver fatto mancare nessuna misura ai nostri cittadini sia stato il risultato di cui sono più fiero”. Con queste parole, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, concluse la conferenza stampa il 16 dicembre scorso dopo essere intervenuto al suo ultimo Consiglio europeo. Questo era David Sassoli. Giornalista esperto con profondo senso delle istituzioni, punto di riferimento per il nostro Paese in Europa. Si è spento questa notte alle 1.15 al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano dove era ricoverato in ospedale. Muore all’età di 65 anni, lascia un grande vuoto non solo nella famiglia, nella moglie Alessandra e nei figli Livia e Giulio, ma lascia un grande vuoto nel nostro Paese e nel mondo intero. Quel mondo intero che ne aveva riconosciuto le grandi doti di Presidente del Parlamento Europeo proprio nel pieno della pandemia, quando l’Unione Europea fu la prima a trovare le modalità di lavoro da remoto per il suo parlamento.
Sassoli è nato a Firenze il 30 maggio 1956 e arriva alla politica dopo una lunga carriera di giornalista e cronista televisivo. Nel 2004 è stato eletto presidente dell’associazione della Stampa Romana e nel 2007 è diventato vicedirettore del Tg1. Nel 2009 entra in politica e lo fa aderendo al neonato Partito democratico, per il quale è stato eletto membro del Parlamento europeo nella circoscrizione per il centro Italia con oltre 400 mila voti. Successivamente, viene scelto come capo delegazione del gruppo del Partito democratico al Parlamento europeo. Nel 2014, viene rieletto come eurodeputato e come vicepresidente del Parlamento con l’incarico di responsabile del bilancio e della regione del Mediterraneo. Nel 2019 ha iniziato il suo terzo mandato come membro del Parlamento europeo e il 3 luglio è stato eletto Presidente. Nel suo discorso di apertura iniziale, Sassoli, ha ribadito l’importanza di agire per contrastare il cambiamento climatico, la necessità di una politica più’ vicina a ai cittadini e ai loro bisogni, soprattutto ai giovani, e l’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei.
In mezzo una esperienza diversa. Nel 2013 aveva provato a cimentarsi con la politica nazionale candidandosi alle primarie per il sindaco di Roma: arrivò prima di Paolo Gentiloni ma dopo il vincitore, Ignazio Marino. Quella fu l’occasione, per chi scrive, di conoscere l’uomo Sassoli. 20 giorni di campagna elettorale durante la quale la vena dell’uomo buono, gentile, disponibile e pronto ad ascoltare tutti -con quella mano sulla spalla del suo interlocutore come a trasmettere vicinanza e comprensione, che era segno distintivo del suo modo di approcciarsi alle persone – venne fuori con tutta la forza possibile. “Teniamoci stretti”, “ce la faremo” così ti piaceva tanto dire quando salutavi qualcuno. E noi ci teniamo stretti, e ce la faremo.
Oggi le istituzioni lo ricordano con affetto. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha scritto: “Triste e commosso per l’annuncio della morte di David Sassoli. Europeo sincero e appassionato, il suo calore umano, la sua generosità, la sua convivialità e il suo sorriso ci mancano già”. La presidente della Bce Christine Lagarde si è dichiarata “profondamente rattristata dalla scomparsa del presidente David Sassoli. David era devoto all’Europa e ha sempre messo le persone al primo posto. Il mio pensiero va alla famiglia, agli amici e ai colleghi mentre piangiamo questa grande perdita”. “Addolorato di apprendere della morte del Presidente del parlamento europeo, David Sassoli, una voce forte per la democrazia e la cooperazione Ue-Nato. Le mie più sentite condoglianze ai suoi cari, al Parlamento europeo e all’intera famiglia dell’Ue”. Lo ha scritto in un tweet il segretario della Nato Jens Stoltenberg. La prima vicepresidente del Parlamento Ue Roberta Metsola (Ppe), che potrebbe essere la prossima presidente dell’Assemblea, ha dichiarato: “Sono straziata. L’Europa ha perso un leader, io ho perso un amico, la democrazia ha perso un campione. David Sassoli ha dedicato la sua vita a fare del mondo un posto migliore, più giusto”
In Italia, ovviamente, cordoglio unanime. “La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente. La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un’Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo”. Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il suo impegno limpido, costante, appassionato, ha contribuito a rendere l’assemblea di Strasburgo protagonista del dibattito politico in una fase delicatissima, dando voce alle attese dei cittadini europei. Sassoli, con gli altri leader europei – sottolinea il capo dello Stato – ha saputo accompagnare una svolta decisiva per il futuro dell’Europa: dai diritti civili e sociali, al dialogo con gli altri Paesi, a partire dal Mediterraneo. Anche con l’impegno per la Conferenza sul futuro dell’Unione”. Mattarella ricorda Sassoli come un “politico appassionato, leader leale, rigoroso” che “ha saputo nutrire con la sua cultura una iniziativa politica al servizio delle persone e delle istituzioni. Uomo del dialogo, ha fatto del metodo del confronto la cifra del suo rapporto con gli interlocutori, alla ricerca del bene comune. Qualità che aveva saputo esprimere anche nella sua attività di giornalista. Ai suoi familiari – conclude Mattarella – sono rivolti la vicinanza e il cordoglio di quanti lo hanno conosciuto e il sentimento di riconoscenza della Repubblica per la sua opera preziosa, espressione di intensa passione civile”.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, sul sito del governo “esprime il suo più sentito cordoglio per la morte del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità. Queste doti gli sono state sempre riconosciute da tutti i colleghi, di ogni collocazione politica e di ogni Paese europeo, a testimonianza della sua straordinaria passione civile, della sua capacità di ascolto, del suo impegno costante al servizio dei cittadini”.
“La scomparsa prematura di David Sassoli addolora e rattrista. La sua vita professionale si è sempre svolta nel segno dell’impegno e al servizio alla collettività, dai primi passi nel giornalismo, alla lunga esperienza in Rai, fino al ruolo di Presidente del Parlamento europeo”. Così la presidente Rai Marinella Soldi e l’Amministratore delegato Carlo Fuortes ricordano David Sassoli, giornalista e politico ed esprimono il loro cordoglio per la morte del presidente dell’Europarlamento. “Tutta la Rai, azienda nella quale ha sviluppato la sua carriera da giornalista e ha raggiunto grande e meritato successo, lo piange e lo ricorda con amicizia e affetto. Chiunque abbia condiviso con lui il lavoro in azienda ne sottolinea la passione civile, l’etica professionale, l’istinto da cronista e insieme la gentilezza”.
Lo scorso 23 dicembre, l’ultimo intervento di Sassoli con il video messaggio di auguri per le festività pubblicato su Twitter. “Oggi l’Europa con il piano di recupero ci da’ grandi opportunità di abbandonare l’indifferenza. È la nostra sfida, quella di un mondo nuovo che rispetta le persone, la natura e crede in una nuova economia basata non solo sul profitto di pochi, ma sul benessere di tutti”, disse riferendosi al piano di ripresa e resilienza europeo, il Next Generation Eu. “Per questo voglio dirvi buone feste, buon anno e buon Natale. Il periodo del Natale è il periodo della nascita della speranza e la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo contro tutte le ingiustizie. Auguri a noi, auguri alla nostra speranza”, concluse.
Per dare un ultimo saluto a David Sassoli, la camera ardente si terrà giovedì 13 gennaio in Campidoglio a Roma, sala Protomoteca, dalle ore 10 alle 18.
Il funerale sarà venerdì 14 gennaio ore 12 presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli, in Piazza della Repubblica a Roma.