Politica
Mozambico e Congo: il piano Mattei copre l’intera Africa
Di Paolo Bozzacchi
Dall’Angola (di cui avevamo scritto qui) all’Etiopia, fino al Mozambico e al Congo. Con le visite ufficiali del Premier Giorgia Meloni oggi a Maputo e Brazzaville, il Piano Mattei annunciato dal governo italiano avrà in tempi molto brevi coperto tutta l’Africa. Forte anche degli incontri che la Meloni durante la recente Assemblea ONU ha avuto con i presidenti di: Algeria, Kenya, Senegal, Rwanda e Malawi.
Il “modello di cooperazione non predatorio, in cui entrambi i partner devono poter crescere e migliorare” ha per primo obiettivo italiano quello del totale sganciamento dal gas russo, ma anche quello di creare un hub di distribuzione di energia dall’Africa al cuore dell’Unione Europea. E l’Italia caratterizza con queste idee anche la Presidenza G7 di turno nel 2024.
Il road show africano della Meloni ha accelerato, sulla scia di due considerazioni che ne fanno una, unica: sia in Ucraina che in Palestina i tempi di risoluzione dei conflitti non saranno brevi. E gli effetti in ambito economico-finanziario-energetico stanno rapidamente peggiorando. Con l’attacco di Hamas a Israele la quotazione del gas ha subito sfondato il tetto dei 50 euro per megawattora alla Borsa di Amsterdam. Mozambico e Congo sono tradizionalmente due Paesi in cui opera Eni, e con i quali poter agilmente chiudere accordi per un significativo aumento delle nostre importazioni. Ecco perché insieme alla Meloni viaggia l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Le giornate in Mozambico e Congo inizialmente dovevano essere due, ma l’agenda della Meloni è stata compressa da ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza in queste ore. Il Piano Mattei per l’Africa resta sullo sfondo, e va comunque sottolineato come preveda anche un rapido ingaggio europeo, anche in vista delle elezioni dell’Europarlamento del prossimo giugno.
Italia-Congo
ENI è presente in Congo dal 1968, dove opera in ambito upstream nei settori Exploration & Productions, Refining & Marketing e nella Chimica, attraverso Versalis. Le zone congolesi interessate sono off-shore di fronte a Pointe-Noire e onshore attorno a Kouilou. A queste si è aggiunto lo scorso anno il giacimento di Nené-Banga. Obiettivo dichiarato aumentare i flussi di export di gas naturale verso l’Europa. Dal miliardo di metri cubi dell’inverno alle porte si passerà ai 4,5 miliardi di metri cubi a partire dal prossimo inverno. La produzione di gas congolese aumenterà anche grazie a due nuovi impianti galleggianti per la liquefazione del gas naturale (FLNG) con una capacità iniziale di oltre mezzo miliardo di tonnellate all’anno, che salirà a 3 milioni già dal 2025.
Italia-Mozambico
Se il Congo per Eni è interessante, il Mozambico lo è ancora di più. Grazie ai maxi giacimenti di Coral, Mamba e Agulha, per un totale di 2400 miliardi di metri cubi disponibili. Non solo. Da quasi due anni sono attivi progetti agricoli per la produzione di semi oleaginosi e oli vegetali da utilizzare come agro-biofeedstock per i biocarburanti. Con diverse iniziative a sostegno delle locali filiere agroindustriali e con il sostegno dei MoU firmati con l’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Ma non c’è solo Eni in Mozambico. Saipem ha ripreso da luglio i lavori per la costruzione di Mozambique LNG, impianto per la liquefazione del gas naturale in capo alla francese Total. L’importo del progetto GNL di Total, per dare un ordine di grandezza, supera da solo l’intero Pil del Mozambico.
Business Forum Italia-Mozambico a Milano
Anche il post visita Meloni promette bene. Il prossimo 26 ottobre a Milano si terrà il terzo Business Forum Italia-Mozambico, ospitato da Confindustria Assafrica e Mediterraneo in collaborazione con l’Ambasciata del Mozambico in Italia, APIEX (Agenzia per la promozione degli investimenti e le esportazioni del Mozambico). Settori focus dell’evento: energia, oil&gas, agroindustria, infrastrutture e logistica. Interverrà il Ministro dell’Industria e Commercio del Mozambico, Silvino Augusto José Moreno.
Primi effetti concreti del Piano Mattei per l’Africa, che sarà ufficialmente presentato tra tre settimane a Roma (5-6 novembre), in occasione della Conferenza Italia-Africa.