Politica

Meloni incontra Antonio Costa: colloquio su crisi internazionali e competitività

22
Luglio 2024
Di Ilaria Donatio

La premier Giorgia Meloni ha incontrato stamane António Luís Santos da Costa, neoeletto Presidente del Consiglio europeo con il voto favorevole di 25 capi di Stato e di governo su 27 (hanno votato no Meloni e Orban).

“È stato un ottimo incontro di lavoro”, ha commentato con i giornalisti Antonio Costa che subentrerà al belga Charles Michel il 1 dicembre 2024: “Per me è importante adesso valutare quali sono le prospettive e le priorità dei vari membri, e poiché l’Italia è un Paese fondatore dell’Ue è importante sapere e prendere nota delle priorità della premier Meloni”.

I temi affrontati dal colloquio
Palazzo Chigi ha fatto sapere in una nota che il colloquio con Antonio Costa – che ha scelto Roma come prima tappa del suo giro di presentazione nelle capitali europee – ha riguardato le priorità di azione Ue per il prossimo ciclo istituzionale, a partire dai principali scenari di crisi a livello internazionale e dai temi della competitività e della gestione dei flussi migratori

Sono stati discussi allo stesso tempo i metodi di lavoro del Consiglio Europeo, con l’obiettivo di valorizzarne ulteriormente il ruolo e l’efficacia. La Presidente Meloni ha infine ribadito i propri auguri di buon lavoro al Presidente Costa esprimendo apprezzamento per il proposito di assicurare una leadership condivisa e pragmatica del Consiglio Europeo.

Chi è Antonio Costa
Portoghese, classe 1961, socialista, già eurodeputato, vicepresidente del Parlamento europeo ed ex primo ministro del Portogallo, Antonio Costa andrà alla presidenza del Consiglio europeo da dicembre 2024.

Laureato in legge e poi avvocato, Antonio Costa ha iniziato la carriera politica nel consiglio comunale di Lisbona, sua città natale, per poi arrivare a ricoprire importanti incarichi di governo nazionale. Nel 1997 diventa ministro per gli affari parlamentari con il premier socialista Antonio Guterres e nel 1999 ministro della giustizia. 

Arrivato alle istituzioni europee nel 2004 come eurodeputato, diventa nel luglio di quell’anno uno dei 14 vicepresidenti del Parlamento. Nel luglio del 2007 viene eletto sindaco di Lisbona, incarico che ricopre fino al 2015, quando viene nominato presidente del Consiglio del Portogallo.

Negli anni successivi il paese affronta una situazione delicata, essendosi salvato dal fallimento grazie a un prestito di Unione Europea, Fondo monetario internazionale e Banca centrale europea, che però faticava a ripagare. Antonio Costa scelse di evitare lo scontro diretto con le istituzioni europee e avviò una serie di riforme all’interno del paese che hanno portato il Portogallo ad aumentare il proprio PIL e migliorare il rapporto debito/PIL.

Nel 2022 Antonio Costa è stato riconfermato primo ministro del Portogallo, ma il 7 novembre 2023 Antonio Costa ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di primo ministro in seguito all’accusa di corruzione su alcuni membri del suo governo. Il suo nome era tra quelli associati all’Operazione Influencer, uno scandalo che ha messo in luce la corruzione e il traffico di influenze e di poteri nelle aziende portoghesi che operavano nel settore del litio e dell’idrogeno.

Solo successivamente si rese nota la notizia che le accuse non riguardavano il premier ma il ministro dell’economia in carica, Antonio Costa Silva; l’omonimia tra i due e un errore di trascrizione delle intercettazioni ha quindi generato una serie di equivoci che lo hanno obbligato all’abbandono della politica. Fino ad oggi.

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