Politica
Meloni-Giambruno, quando una separazione genera un’unione, con l’opinione pubblica
Di Gaia De Scalzi
Piace. Il post di Giorgia Meloni, nel quale annuncia la separazione dal compagno Andrea Giambruno, piace a oltre il 70% del popolo di Twitter, compreso il suo fondatore. Infatti, tra le migliaia di like, appare anche quello di Elon Musk. E piace soprattutto al popolo lontano dalla destra. Molti sono i nomi della politica che hanno voluto rivolgere un pensiero al Presidente del Consiglio, tra cui l’ex Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti; le Europarlamentari PD Alessandra Moretti e Pina Picerno; il leader di Azione Carlo Calenda. Attestati di stima e vicinanza per un fatto normale (oltre 34 mila i divorzi nel 2021) ma che diventa sensazionale quando la protagonista è la prima donna italiana a ricoprire il ruolo di capo del governo.
Un gesto per pochi non necessario e fuori luogo ma per molti sinonimo di libertà, indipendenza e coraggio. Insomma, stavolta, la mossa di Meloni riesce a raccogliere il consenso persino della spigolosissima Selvaggia Lucarelli e di Luca Telese che cinguetta: «In questo momento Giorgia Meloni non è né di destra né di sinistra. È una donna ferita…». Tra i colleghi e le colleghe della stampa c’è chi parla di “mossa politica”, chi di “giusta risposta all’umiliazione subita” e chi commenta con una freddura ineccepibile: “c’è chi lascia la leadership e chi il marito”.
Fatto sta che il Presidente del Consiglio i bastoni tra le ruote nella sua ascesa non se li fa mettere da nessuno e se, dopo una vita passata in politica ma lontana dai riflettori del gossip, è costretta a dare la sua versione su un fatto privato prima che lo facciano gli altri allora che dire: bien joué! Da stamani il trend topic è – ancora una volta – #meloni, con ben 13 mila tweet e 65 mila like destinati ad aumentare (dati Kpi6). Il Premier raccoglie consensi e meme, ma stavolta (quasi) tutti in suo favore. E come giustamente fa notare la filosofa Giorgia Serughetti: «Con la mossa di Giorgia che lascia indietro tutte le Hillary Clinton del pianeta, l’Italia si trova all’improvviso governata da una donna single, con una donna lesbica all’opposizione. “Ciao maschio”».