Il decreto sul lavoro approvato proprio il giorno della festa dei lavoratori, non nascondendo un intento, sottrarre alla sinistra la titolarità di una ricorrenza come quella del primo maggio. Il governo ci sarà riuscito? Di sicuro è riuscito a infastidire Maurizio Landini che lamenta di non aver letto la bozza, parlando di un intervento che «mette solo toppe». L’indirizzo del governo di centrodestra sul lavoro non può piacere a tutti ma è un inizio e indica una linea chiara. Vediamo per punti chiave cosa cambia nel mercato del lavoro dopo il via libera.
Non più il reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza fa spazio a un altro modello di assistenza e inserimento a due bisettrici. Si passa all’Assegno di Inclusione, rivolto a famiglie con minori o disabili che hanno un reddito fono ai 9.360 euro. L’importo dell’assegno è di 500 euro al mese, più un contributo di 280 euro al mese per l’affitto. Il contributo aumenta se le persone del nucleo sono almeno di 67 anni e in base al livello di disabilità degli assegnatari. L’assegno è prorogabile per altri 12 mesi.
Le politiche attive per i disoccupati
Chi invece vive da solo, è in grado di lavorare e ha tra i 18 e i 59 anni riceverà un assegno di 350 euro che si chiamerà Assegno di Attivazione (Sda). Per il beneficiario infatti viene predisposto un percorso formativo e se si rifiuta la prima offerta di lavoro si perde il reddito. Quest’assegno dura 12 mesi non prorogabili. A differenza del Rdc qualsiasi offerta compatibile con il patto prima sottoscritto dal lavoratore è ritenuta congrua e contempla meno paletti sulle distanze geografiche. In genere non esiste più il vincolo territoriale. Tuttavia se il contratto offerto è inferiore a 12 mesi, e comunque non inferiore a un mese, il luogo di lavoro non deve essere distante più di 80 Km da casa. Sono ritenute offerte congrue anche quelle per un lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno e quando la retribuzione non è inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi.
Taglio al cuneo
Mobilitando 4,3 miliardi il governo riesce ad abbassare il cuneo fiscale. Sommando questo taglio a quello già disposto nella legge finanziaria 2023 si arriva a un massimo di sette punti percentuali per i lavoratori con reddito fino a 25mila euro annui e a un massimo 6 punti percentuali per i lavoratori con reddito tra 25mila e 35mila euro annui. La rimodulazione può portare nelle tasche dei dipendenti un massimo di 100 euro in più. La misura è valida fino a dicembre 2023.
Detassati poi i benefit per i dipendenti fino a 3.000 euro ma solo per coloro che hanno una famiglia.
Contratti a termine
Si allenta la disciplina sulle causali nei rinnovi dei contratti a termine, non richieste sui rinnovi entro i 12 mesi. I rapporti di lavoro a tempo non possono superare la durata complessiva dei 24 mesi e sono prorogabili non oltre i 36 mesi totali. Le causali per il rinnovo a tempo determinato da indicare sono quelle dei contratti collettivi o derivanti da un accordo tra lavoratore e datore. Eliminata poi la clausola che indicava una tempistica precisa nella quale chiudere un contratto e stipularne un altro.
Incentivi per i Neet
Ai beneficiari del nuovo assegno di inclusione è riconosciuto un esonero contributivo del 100%, che può raggiungere gli 8mila euro l’anno per 12 mesi. L’esonero sale a 24 mesi in caso di trasformazione di un contratto a termine. In caso invece di assunzione con contratto a tempo determinato o stagionale è riconosciuto uno sgravio del 50%, fino a un massimo di 4mila euro l’anno, per 12 mesi e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro. C’è l’incentivo anche per le nuove assunzioni, dal 1° giugno a fine anno, diretto ai giovani con meno di 30 anni definiti Neet, ovvero che non lavorano e non sono inseriti in percorsi universitari o di formazione. I Neet dovranno essere registrati sulla Piattaforma Iniziativa Occupazione Giovani e chi li assume potrà beneficiare per 12 mesi di un incentivo che arriva a un massimo del 60% della retribuzione lorda mensile ai fini previdenziali.
Contratti di espansione
Il contratto d’espansione è prorogato fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di uscita fino a 5 anni dalla maturazione dei requisiti pensionistici nei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione delle imprese.
Voucher
Alzata la soglia delle prestazioni basate sui voucher da 10mila a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e parchi di divertimento.