Politica

Elezioni Liguria, il centrodestra ha scelto Marco Bucci

12
Settembre 2024
Di Giampiero Cinelli

Il centrodestra ha scelto Marco Bucci, sindaco di Genova, per la corsa alla Regione Liguria dopo le dimissioni di Toti. La discesa in campo del primo cittadino del capoluogo ligure è stato fortemente voluto da Giorgia Meloni. Se la vedrà contro Andrea Orlando, ex ministro, candidato col centrosinistra. «È la persona giusta. Ha dimostrato di essere un ottimo amministratore», affermano Salvini e Tajani.

Il candidato del centrodestra ha motivato così quanto emerge: «Quando è iniziata questa storia, ho detto che non mi sarei candidato per due motivi. Il primo era che volevo arrivare fino al termine del mio mandato di sindaco della mia città. Il secondo era la mia salute (gli è stato diagnosticato un cancro a maggio). Quaranta minuti di conversazione con Giorgia Meloni mi hanno convinto. Oltre a quelle fatte con gli altri leader del centrodestra, che ringrazio per la fiducia. Ora, senza esagerare, c’è una emergenza politica. Non voglio che la Liguria torni indietro, che si butti via il lavoro di questi ultimi anni». Lui stesso non è stato riservato sulla malattia, specificando che il lavoro a cui ambisce sente di poterlo fare e lo porterà avanti nonostante il morbo dovesse progredire. Per quanto riguarda il Comune di Genova, lo stesso Bucci fuga nettamente i malumori, c’è il suo vice e questi può tranquillamente presiedere Genova.

Marco Bucci ha 64 anni, è ex manager d’azienda, governa Genova dal 2017, quando si propose come candidato civico. La destra crede di poter contare su di lui perché è coinvolto molto marginalmente nelle inchieste che coinvolgono Giovanni Toti. Il suo profilo moderato e navigato può attrarre anche elettori centristi o che in passato hanno votato centrosinistra. Matteo Renzi non ha caso di lui ha detto che «è stato un bravo sindaco di Genova e abbiamo lavorato bene insieme», ma che Italia Viva non sosterrà la sua candidatura a livello regionale perché «la politica ha le sue regole» e «non c’è nessuna amicizia o stima personale che possa superare questa contraddizione».