Politica

Manovra, Liris (FdI): “Si torni alla doppia lettura”

28
Dicembre 2024
Di Ilaria Donatio

“Ho preso atto, in Commissione Bilancio, che 900 emendamenti in meno di tre ore non possono essere né istruiti, né discussi, né votati”. Così, il senatore Guido Liris di Fratelli d’Italia, componente della commissione Bilancio del Senato, nel corso della seduta di ieri, ha rilevato “che non ci fossero le condizioni per portare avanti l’attività di relatore con la richiesta che si torni alla doppia lettura, che non viene più effettuata dal 2018″. Lo ha comunicato lo stesso Liris al termine dei lavori della commissione, durati circa mezz’ora e che si sono conclusi con l’invio del testo della legge di bilancio in aula senza mandato.

“Una tale mole di provvedimenti”, ha proseguito – tra ordini del giorno ed emendamenti – “avrebbe potuto mettere in discussione la legge di stabilità e l’approvazione della stessa in tempi utili, entro il 31 dicembre, con il rischio dell’esercizio provvisorio”. Questo rischio, ha puntualizzato Liris, non era neanche ipotizzabile.

Il senatore ha dunque spiegato di non poter portare avanti il compito, vista l’impossibilità di esaminare in maniera approfondita i 900 emendamenti e ordini del giorno presentati. Questo episodio ha riacceso il dibattito sul cosiddetto “monocameralismo di fatto” e sull’assenza di una doppia lettura parlamentare per la legge di bilancio, pratica abbandonata dal 2018 – sotto il governo Conte – e che anche la stessa maggioranza ritiene di dover riprendere.

“La doppia lettura”, ha dichiarato Liris, “consente un miglioramento significativo grazie al contributo di entrambi i rami del Parlamento”, evidenziando le difficoltà affrontate in commissione. E dunque, ha argomentato il senatore di FdI, “il doppio passaggio Camera-Senato è un tema di discussione che ho posto agli altri commissari”.

Articoli Correlati