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Cdm, ok alla manovra che cambia il fisco

16
Ottobre 2023
Di Giampiero Cinelli

Il Cdm ha approvato la manovra, che sarà ufficialmente varata entro il 31 dicembre con il voto delle Camere. Il prossimo anno quindi, come base di partenza, verranno allocati 24 miliardi, di cui 15 in deficit, motivo per cui il governo ha già individuato le fonti di risparmio e maggiori entrate da 8 miliardi per il 2024. Inoltre, in tre anni punta a raccogliere 20 miliardi da privatizzazioni. Si tenga a mente ad esempio l’incasso che deve arrivare dalla vendita di Alitalia, come ha ricordato Giancarlo Giorgetti. Per il resto le risorse derivano dall’extra-gettito. Al provvedimento è associata la delega fiscale. Il disavanzo infatti servirà al taglio del cuneo, con 4,1 miliardi destinati all’intervento sull’Irpef, che passa da 4 a 3 aliquote (Fino a 28.000 euro di reddito l’aliquota è 23%, oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro è il 35%. Oltre 50.000 euro è il 43%). Di seguito gli altri principali elementi del documento.

Il cuneo

Grazie alla delega fiscale sono previsti circa 100 euro in più in busta paga per 14 milioni di cittadini con redditi fino a 35.000 euro. Il cuneo verrà tagliato di 7 punti per i redditi fino a 25.000 euro. A questo si associa un taglio delle detrazioni da 260 euro per chi guadagna più di 50.000 euro annui. Mentre nel 2024 la detrazione prevista per i redditi da lavoro fino a 8.000 euro è innalzata a 1.955 euro. Un capitolo inoltre sui fringe benefit nei contratti lavorativi che li contemplano. 2.000 euro a lavoratori con figli, 1.000 euro per tutti gli altri.

Novità anche sul canone Rai, la cui quota in bolletta si abbassa da 20 a 15 euro. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione ci sono 5 miliardi per il rinnovo dei contratti, sulla sanità l’esecutivo aggiunge 3 miliardi. Una cifra che ha fatto discutere, Meloni in merito ha detto: «Vedo molte polemiche sul fatto che avremmo tagliato ma quest’anno ci saranno fondi per quasi 136 miliardi di euro: è il più alto investimento mai previsto per la sanità. Si può fare il giochetto che scende sul Pil ma le bugie che ho sentito non rispondono alla realtà delle cose».

Si rifinanziano poi le missioni militari nel mondo per una cifra complessiva di 1,2 miliardi. Ci sono anche le risorse per aiutare l’Ucraina, ha fatto sapere Giorgetti.

Assunzioni

Aumentano del del 20% gli sgravi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. L’agevolazione spetta ai soggetti economici che hanno esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 per almeno trecentosessantacinque giorni. Non spetta alle società e agli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.

Le pensioni

«il governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso», ha detto la presidente del Consiglio. «La rivalutazione delle pensioni per il recupero dell’inflazione cuba 14 miliardi di euro», con una una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi c’è un decalage. La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni».

Ape sociale e opzione donna

Ape sociale e Opzione Donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita, che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 di contributi per chi si prende cura di persone fragili, per i disoccupati, per i lavori gravosi e per i disabili. Uscita invece a 35 anni di contributi, previa i giusti requisiti, per la donna che avrebbe richiesto Opzione Donna.

Asili nido

La premier ha annunciato che le donne con due o più figli fino a dieci anni, non pagheranno i contributi a carico dei lavoratori a cui baderà lo Stato. «Dal secondo figlio l’asilo nido è gratis», ha annunciato la presidente del Consiglio. Tuttavia il governo non conferma il taglio dell’Iva sui prodotti della prima infanzia.

Autonomi

Il governo ha confermato la tassa piatta al 15% alla partite iva. «Prorogata per altri 3 anni – ha detto Giorgia Meloni – una norma che considero molto importante che è l’indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi. Viene anche ampliato il reddito per usufruire di questo ammortizzatore sociale. Inoltre per la prima volta quest’anno gli autonomi non dovranno pagare l’anticipo irpef a novembre ma rateizzarlo in 5 rate da gennaio a giugno».

Contratto sicurezza

5 miliardi per il rinnovo del contratto sicurezza. Secondo il governo 6 euro l’ora ad un poliziotto non è accettabile «Per noi è una priorità», ha detto Meloni.

Questo è il quadro entro cui ci si muoverà. Un quadro che nessuno si aspettava fiorente e in cui si prova comunque a mettere dei paletti, pur sapendo della spesa ulteriore di 13 miliardi di interessi sul debito pubblico e di 20 di Superbonus nel 2024, che Meloni ha osservato valgono complessivamente più della manovra. Così è stato chiesto «un sacrificio a tutti i ministeri, che hanno dovuto rinunciare a diversi progetti e idee e si è attuata una spending review significativa, dell’ordine del 5% su tutte le spese discrezionali, eccetto il comparto regioni ed enti locali», ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa. Il quale sul tema energia ha aggiunto: «Le previsioni erano favorevoli per la discesa del prezzo del gas. La situazione potrebbe volgere in senso negativo rispetto agli auspici», ecco perché rimane aperta la questione dei sussidi, attualmente previsti fino alla fine dell’anno.