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Le liste ammesse alle elezioni. Il documento originale del ministero dell’Interno
Di Massimo Gentile
Il 25 settembre si avvicina e la campagna elettorale sta entrando nel vivo, dopo un agosto bollente soprattutto sui social. Almeno per i candidati delle liste ammesse alle elezioni. Tolte le principali formazioni, nel ginepraio delle liste minori ce ne sono molte che sono state respinte dalla Corte di appello di Roma per qualche vizio di forma o perché non conformi alle normative vigenti. È il caso, ad esempio, di Mastella. La sua lista Mastella Noi di centro europeisti non è stata ammessa, ad esempio, in Toscana (stesso trattamento riservato a Forza nuova), per Camera e Senato, e nemmeno nelle circoscrizioni Lazio 1 Camera e Lazio Senato, in questo caso per il mancato rispetto della legge sull’alternanza di genere dei candidati. A differenza di De Magistris, la cui lista Unione popolare con De Magistris è stata ammessa in tutti collegi.
Tra le liste non ammesse da nessuna parte, ad eccezione del collegio Lombardia 1, c’è anche Free, la lista di chiara estrazione No Vax. Anche la lista dell’ex radicale Marco Cappato, Democrazia e referendum, non è stata ammessa in nessuna delle circoscrizioni in cui si era presentata. La causa è da ascrivere ad alcune irregolarità nella raccolta delle firme in modalità digitale. Una contestazione da parte delle Corti di appello di tutta Italia che Cappato non ha accettato di buon grado al punto da annunciare ricorsi, i cui esiti sono previsti nei prossimi giorni.
Per il momento il quadro delle liste ammesse alle elezioni, con il complessivo numero di elettori in Italia, per ogni circoscrizione, di Camera e Senato, è disponibile su questo documento del ministero dell’Interno.