Politica
Lavoro: Mattarella in visita alla Bsp Pharmaceuticals di Latina, lancia l’allarme salari
Di Ilaria Donatio
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come da tradizione alla vigilia del 1 maggio, ha celebrato oggi la ricorrenza della Festa del Lavoro, visitando un’azienda: quest’anno la scelta è caduta sulla BSP Pharmaceuticals di Latina, una realtà di eccellenza nel settore biofarmaceutico. Fondata nel 2006 da Aldo Braca, la BSP è specializzata nella produzione di farmaci oncologici innovativi e biofarmaci per l’immunoterapia, esportando i suoi servizi in oltre 80 paesi e collaborando con le principali multinazionali del settore.
Farmaceutica punto di forza della nostra economia
“La farmaceutica, nel Lazio”, ha detto Mattarella, “costituisce un vero e proprio distretto di eccellenza. L’industria di questo settore è un punto di forza della nostra economia: sul solo mercato degli Stati Uniti, l’esportazione di farmaci e medicamenti per scopi terapeutici è stata, nel 2023, di 4356 milioni di dollari“.
Preoccupano i livelli dei salari italiani
Durante la visita, Mattarella ha espresso profonda preoccupazione per le condizioni del lavoro in Italia, definendo i salari “inadeguati” e sottolineando come molte famiglie non riescano più a sostenere l’aumento del costo della vita: “Si registrano segnali incoraggianti sui livelli di occupazione. Permangono, d’altro lato, aspetti di preoccupazione sui livelli salariali, come segnalano i dati statistici e anche l’ultimo Rapporto mondiale 2024-2025 dell’Organizzazione internazionale del lavoro. L’Italia – nota il documento – “si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo, con salari reali inferiori a quelli del 2008″, nonostante l’avvenuta ripresa a partire dal 2024. Questo mentre, a partire dal 2022, la produttività è cresciuta”. A questo si aggiunga, ha “il trattamento dei migranti – con salari che, secondo l’Oil, risultano inferiori di un quarto rispetto a quelli dei connazionali – se non con fenomeni scandalosi come il caporalato, va contrastato con fermezza”.
Lavoro radice di libertà, anima della democrazia
“Il lavoro non può separarsi mai dall’idea di persona, dall’irriducibile unicità e dignità di ogni donna e di ogni uomo”, ha detto il presidente della Repubblica e “nessuno – ha sottolineato il capo dello Stato – deve sentirsi scartato o escluso: “La Repubblica è fondata sul lavoro. Il lavoro è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e, dunque, coesione sociale. Il progresso civile, la effettiva esistenza dei diritti, la sostenibilità del nostro modello sono legati, al tempo stesso, all’efficacia delle istituzioni e all’attività degli attori economici e sociali. Il lavoro richiama e sollecita la corresponsabilità, la solidarietà. Il lavoro è stato il vettore più potente di giustizia, di mobilità sociale, di costruzione del welfare”.
Intollerabile indifferenza per morti sul lavoro
Il presidente ha inoltre denunciato la piaga delle morti sul lavoro: “Quella delle morti del lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. È evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario”, a concluso.
Il Capo dello Stato ha anche evidenziato le disparità salariali che colpiscono in particolare i lavoratori migranti, spesso vittime del caporalato, e ha osservato come le carenze dei servizi nelle aree interne favoriscano lo spopolamento e la perdita di opportunità economiche .
La scelta di celebrare il Primo Maggio in un’azienda come la BSP Pharmaceuticals non è casuale: rappresenta un riconoscimento al ruolo che il settore produttivo può e deve avere nella ripresa economica, ma anche un monito affinché crescita e sicurezza viaggino di pari passo .
Ogni anno, in occasione della Festa del Lavoro, il Presidente della Repubblica sceglie di visitare un’azienda o un comparto produttivo di eccellenza italiana per sottolineare l’importanza del lavoro e dell’industria nel tessuto sociale ed economico del Paese .
