Politica
La quiete dopo la tempesta, il Consiglio dei ministri non decide, ma stempera i toni
Di Barbara Caracciolo
Il Consiglio dei ministri di oggi è stato un momento di riconciliazione tra le forze di maggioranza. Nessun riferimento alla tensioni di questi giorni, ma un ringraziamento sentito al Presidente Sergio Mattarella, del quale si sposano le priorità, cioè la lotta alla pandemia, la ripresa economica e sociale del Paese. Mario Draghi apre l’atteso Cdm di oggi con il sorriso sulle labbra e subito chiama l’applauso dei ministri per il Capo dello Stato. Attorno al tavolo circolare, siedono ministri che fino a ieri l’altro hanno duellato nella partita per il Quirinale. Chi temeva che le tensioni di questi giorni si ripercuotessero sulla riunione ne esce sollevato.
L’impressione è che da adesso in poi imprimerà un accelerazione all’azione di governo. Soddisfazione per i dati sulla crescita, con un balzo del 6,5% nel 2021, grazie non solo alla ripresa globale ma anche alle misure messe in campo dal governo, a cominciare dalla campagna vaccinale, oltre alle politiche di sostegno all’economia. Ma non ci si può fermare. Il Pnrr impone il passo veloce, entro giugno vanno raggiunti altri 45 traguardi, che valgono ben 24,1mld di euro. Per questo il premier chiede a tutti i ministri un report sullo stato di attuazione e segnalazioni puntuali ove ci fossero esigenze di intervenire con leggi o misure correttive. Già mercoledì Draghi si aspetta una ricognizione della situazione sugli obiettivi del Pnrr del primo semestre 2022.
IL PROGRAMMA DEL PNRR
L’erogazione della seconda rata del Pnrr, in scadenza al 30 giugno 2022, «presuppone il conseguimento di 45 traguardi e obiettivi per un contributo finanziario e di prestiti pari a 24,1 miliardi di euro. In vista della realizzazione dei suddetti traguardi e obiettivi – ha detto Draghi – chiederei, nei prossimi giorni, a tutti i ministri di indicare dello stato di attuazione degli investimenti e delle riforme di competenza, segnalando l’eventuale necessità di interventi normativi e correttivi connessi alla realizzazione dei suddetti obiettivi e traguardi». Il prossimo Consiglio dei ministri di mercoledì, quindi, sarà dedicato a una puntuale ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi Pnrr del primo semestre dell’anno.
Le prossime tre scadenze previste, per il completamento di Milestone & Target, sono: 30 giugno 2022 (seconda rata): 45 M&T per 24,1 miliardi di euro; 31 dicembre 2022 (terza rata): 55 M&T per 21,8 miliardi di euro; 30 giugno 2023 (quarta rata): 27 M&T per 18,4 miliardi di euro. Rispettare le tre scadenze vuol dire completare altrettanti tra Milestone e Target e consentire all’Italia di accedere al pagamento delle prossime tre rate per 64,3 miliardi di euro complessivi. Queste rate si aggiungono alla prima da 24,1 miliardi, attualmente oggetto di verifica da parte della Commissione UE.