Politica

La Corte dei Conti inaugura l’anno giudiziario. Carlino: «Rispettare autonomia della magistratura»

01
Marzo 2022
Di Alessandro Cozza

I dati di casa nostra, le occasioni di rilancio che arriveranno con il PNRR, la drammaticità del contesto internazionale. Di tutto questo si è parlato questa mattina nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2022 della Corte dei Conti. Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle più alte cariche dello Stato, il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino ha voluto incoraggiare la cultura della legalità a tutti i livelli. «L’attuale scenario è caratterizzato dal perdurare di incertezze e da nuovi problemi di ordine strutturale di ampio contesto. Il nostro paese dovrà affrontare sfide inedite sia sul fronte dell’economia reale che della gestione dei conti pubblici» ha detto Carlino.

In vista dei fondi che arriveranno da Bruxelles, il Presidente ha sottolineato la necessità di «incrementate le iniziative per assicurare la prevenzione e il contrasto alle attività illecite a danno dei finanziamenti pubblici comunitari, e anche nazionali, a essi collegati. Spendere bene e nel rispetto della legalità finanziaria è essenziale, se non si vuole correre il rischio di mettere in discussione la credibilità delle stesse Istituzioni e il patto implicito con i cittadini e le comunità che, a fronte del prelievo fiscale, hanno diritto alla piena realizzazione dell’eguaglianza sostanziale a cui deve sempre tendere la Repubblica, come affermato dalla Costituzione».

Il Presidente Carlino, richiamando quanto detto dal capo dello Stato ha concluso ribadendo che «l’autonomia e l’indipendenza della magistratura vanno salvaguardate, anche valorizzando le professionalità e superando logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono restare estranee all’Ordine giudiziario».

Il procuratore generale della Corte dei Conti, Angelo Canale, è entrato nel dettaglio dei numeri del 2021, «le procure regionali presso le sezioni regionali della corte dei conti, hanno promosso, nel complesso, circa un migliaio di giudizi di responsabilità, con richieste risarcitorie per circa 750 milioni di euro». Ma se il 2021 è stato l’anno del Covid, le ripercussioni ci sono state anche in ambito giudiziario. Oltre a quelle tradizionali – dalla malagestione all’assenteismo – tra le fattispecie di danno perseguite nel 2021 dalle procure regionali, «spiccano quelle relative al comparto sanitario legate all’emergenza Covid che dimostrano come si abbassò la guardia, quando la si doveva alzare. Mi riferisco in particolare – ha detto Canale – agli effetti di condotte illecite nelle procedure di appalto, per l’affidamento di servizi di disinfezione, sterilizzazione, pulizia, lavanderia, eccetera o per turbative d’asta per l’acquisito di strumentazione chirurgica; a indebiti rimborsi a farmacisti; al mancato utilizzo di attrezzature sanitarie; a irregolarità nell’affidamento di servizi di coperture assicurative; a gravi condotte illecite comportanti indebiti pagamenti (in un caso per oltre 18 milioni di euro, con accertate infiltrazioni della criminalità organizzata); agli indebiti rimborsi a strutture di cura private».

«Numerose istruttorie sono in corso e confermano condotte illecite negli acquisiti di materiale sanitario, nella mancata utilizzazione di immobili attrezzati per l’emergenza Covid, nell’acquisto di tamponi, mascherine, nel pagamento di fatture per prestazioni mai effettuate, eccetera – ha rilevato – induce all’amarezza rammentare che uno dei primi provvedimenti varati a seguito dell’emergenza Covid, dispose che tutti gli atti relativi ai contratti per l’acquisizione dei dispositivi di protezione individuale e medicali nonché ogni altro atto negoziale conseguente alla necessità di far fronte alla medesima emergenza, fossero sottratti al controllo della Corte dei Conti e la (eventuale) responsabilità contabile e amministrativa, collegata a tali atti negoziali, fosse comunque limitata ai soli casi di dolo del funzionario o dell’agente che li aveva posti in essere o che vi ha dato esecuzione».

Infine, non poteva chiaramente mancare un riferimento a quanto di drammatico sta succedendo in questi giorni in Ucraina: «L’attuale scenario è caratterizzato dal perdurare di incertezze e da nuovi problemi di ordine strutturale di ampio contesto, oggi strettamente collegati alle drammatiche tensioni geopolitiche che coinvolgono cittadini inermi, ai quali va la nostra solidarietà e vicinanza – ha voluto sottolineare il numero uno della Corte dei Conti detto Guido Carlino – auspico che al più presto possa essere ripristinato il rispetto dei fondamentali principi del diritto internazionale». 

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