Politica
Italia multilaterale e portatrice di pace: Meloni in Cina
Di Paolo Bozzacchi
La Premier Giorgia Meloni chiude un cerchio. E da presidente G7 di turno vola in Cina per una visita ufficiale molto strategica che ribadisce la multilateralità della linea di politica estera italiana.
Incontrerà il presidente Xi Jinping, il Premier Li Qiang, il presidente dell’Assemblea del Popolo, Zhao Leji e il Segretario del PCC, Chen Jining.
Dopo aver ribadito a più riprese lo stretto rapporto dell’Italia con gli Stati Uniti, l’impegno Atlantico di Roma per la pace in Ucraina e Medio Oriente, scommesso sullo sviluppo e la cooperazione alla pari con l’Africa col Piano Mattei, rilanciato i rapporti con l’Arabia Saudita, Meloni punta dritta anche al rilancio della cooperazione con la Cina.
Oltre la Via della Seta
E’ il ventennale del Partenariato Strategico Globale tra Italia e Cina. E il Dragone è il secondo partner commerciale extra-europeo per il nostro Paese, dopo gli USA. “Rilancio del rapporto bilaterale nei settori di comune interesse” si legge nella presentazione del viaggio della Meloni che inizierà domenica e terminerà giovedì.
La Premier interverrà anche alla settima edizione del Business Forum Italia-Cina. Il rilancio dei rapporti economici lato Italia è l’obiettivo più strategico della visita. Anche perché l’interscambio commerciale Italia-Cina nel 2023 è valso oltre 66 miliardi di euro, con un aumento delle nostre esportazioni del 16,8% rispetto al 2022, a quota 19,2 miliardi di euro (oltre un punto del nostro Pil).
A livello settoriale l’export italiano verso Pechino ha visto lo scorso anno un boom del settore pharma (+192%), una crescita del tessile e abbigliamento (+14%), stabilità per i macchinari (+0,9%) e flessione per prodotti chimici (-11,4%) e mezzi di trasporto (-26,5%).
Significativo l’aggettivo che InfoMercatiEsteri attribuisce alle potenzialità di crescita delle relazioni economiche Cina-Italia: “inesplorate”.
Italia portatrice di pace
Pechino è il Paese con più influenza su Mosca. E può rappresentare come ribadito nei recenti vertici G7 e Nato un “fattore decisivo” per la costruzione della pace in Ucraina.
E’ per questo che la Premier d’intesa con Jinping ha messo il conflitto al primo punto dell’agenda di viaggio cinese. Dopo l’uscita italiana dalla Via della Seta il dialogo tra i due Paesi si è ristrutturato grazie all’attività diplomatica, al Comitato governativo e alla Commissione economica mista. Tutte attività prodromiche rispetto alla visita dei prossimi giorni.
Le aspettative cinesi
Illuminanti le parole con cui il portavoce del ministro degli Esteri, Mao Ning, ha annunciato ieri la visita della Premier italiana Giorgia Meloni: “La Cina spera che la visita della premier italiana costituisca un’opportunità per consolidare la tradizionale amicizia, rilanciare comprensione e fiducia e approfondire la cooperazione pratica e gli scambi tra popoli”. Benedetta sintesi orientale.