Politica

Intelligenza artificiale, la bozza del ddl

09
Aprile 2024
Di Giampiero Cinelli

Anche l’Italia si doterà di una legge specifica sull’intelligenza artificiale. La bozza del disegno di legge è in procinto di essere esaminata dal Cdm e The Watcher Post ha potuto visionarla. «Stiamo lavorando a un testo sull’intelligenza artificiale che raccoglierà le indicazioni dell’AI Act europeo – aveva anticipato Alessio Butti, sottosegretario all’innovazione –. Il testo dovrà indicare un regolatore, dovrà intervenire sui contenziosi che sono sempre più frequenti a livello giudiziario, e ci sarà la questione del fondo perché l’intelligenza artificiale senza risorse non può funzionare. Gli aspetti tecnici li lasciamo all’Europa, noi dobbiamo condire questo provvedimento basandoci sulla peculiarità nazionale».

La normativa fissa i principi, le finalità e i modi di utilizzo dell’IA, affinché ci sia la possibilità di sfruttare le nuove possibilità nei vari campi tutelando il fruitore, che dovrà sapere quando entra in contatto con un prodotto dell’intelligenza artificiale e avrà modo di tutelare la sua privacy tenendo conto dei livelli di rischio e delle modalità di consenso. «Credo che, subito dopo la ministeriale di Trento, nella settimana tra il 15 e il 22 marzo il Governo adotterà il testo e poi inizierà l’iter in uno dei due rami. Presumo, essendo il ddl cybersicurezza alla Camera, che partirà dal Senato», ha spiegato Butti.

Il progetto di legge sull’intelligenza artificiale va appunto a braccetto con quello della cybersicurezza e per i legislatori dovrà dare un punto di svolta anche alla Pubblica Amministrazione, dove c’è bisogno di più competitività e tutela. Butti tempo fa la chiariva così: «Per il 2025 il traguardo da raggiungere è di almeno 150 progetti di intelligenza artificiale che sono stati già avviati dalla pubblica amministrazione e che arriveranno nel 2026 a 400. Abbiamo sfide interessanti da cogliere e da vincere».

La bozza presenta 25 articoli, tra la parte appunto della sicurezza e protezione dei dati fino ai capitoli inerenti gli investimenti e al miglioramento di settori come quello sanitario, in cui si potrebbe beneficiare di nuovi impulsi alla ricerca e alla sperimentazione, digitalizzando i dati e implementando il fascicolo sanitario virtuale.

L’intelligenza artificiale potrebbe essere utile nella risoluzione di vari tipi di contenziosi giudiziari, spera Butti, che apre anche a diverse impostazioni in ambito di diritto, tanto che nella bozza del testo sono comprese le relative modifiche al codice civile e penale.

Interessante la parte sulla tutela dei diritti d’autore, molto dibattuta in questo periodo nel mondo dell’arte e dei creativi, la legge italiana vuole recepire la necessità di tutelare i diritti d’autore quando le opere di terzi vengono utilizzate per la generazione di contenuti.