Politica
Il risultato delle Primarie a Roma sotto la lente di The Watcher Post (Municipi compresi)
Di Alessandro Cozza
Il risultato è quello che tutti si aspettavano. Roberto Gualtieri ha vinto le Primarie ed è il candidato sindaco del centrosinistra alla corsa di ottobre per la conquista del Campidoglio. Con 28561 preferenze, pari al 60,64%, l’ex Ministro dell’Economia del Governo Conte Bis sale ufficialmente sulla bicicletta sulla quale pedalare forte in vista della campagna elettorale per la corsa a Sindaco di Roma.
Nei 187 gazebo allestiti in tutta la città, si sono recate al voto 48624 persone. Un risultato “ben lontano dai 110mila romani che votarono alle Primarie del 2013” fa subito notare l’ex Sindaco Marino, grande sponsor di Giovanni Caudo. Caudo è arrivato secondo con il 15,58% dei voti e 7388 preferenze. Nota non tanto a margine: in termini di affluenza il dato romano di ieri è sostanzialmente identico a quello che incoronò Roberto Giachetti a candidato Sindaco nel 2016. Dopo un lustro ai Dem ora spetta il compito di non replicare anche il risultato finale di Giachetti, battuto da Virginia Raggi.
Sul terzo gradino del podio delle Primarie, con il 7,16% dei voti e 3372 preferenze, è salito Paolo Ciani (Demos). Seguono Imma Battaglia in campo per Liberare Roma con 2.987 voti pari al 6,34%, Stefano Fassina di Sinistra per Roma che ha ottenuto 2.625 voti pari al 5,57 %, Tobia Zevi, candidato civico dell’osservatorio Roma puoi dirlo forte che ha chiuso con 1.663 voti pari al 3,53% e Cristina Grancio del Psi (ex consigliera M5s), con 497 pari all’1,05%. Questi i dati relativi ai voti di chi si è recato fisicamente alle urne. Ben diverso l’esito della votazione online (2969 votanti), dove Gualtieri ha vinto al fotofinish per soli 60 voti su Caudo. Al terzo posto Zevi con 192 preferenze telematiche, seguito da Ciani (162), Battaglia (136), Fassina (110) e Grancio (9).
Nonostante i timori della vigilia sull’affluenza, dal PD trapela comunque soddisfazione per la partecipazione e la risposta che la città ha comunque fornito. Un coinvolgimento di Roma apprezzato anche dal Segretario Enrico Letta, che ieri sera al telefono con Gualtieri per complimentarsi del risultato ha espresso molta soddisfazione per la partecipazione dei romani. Gualtieri sulla partecipazione ha sottolineato come “la grande unità che c’è stata tra tutti noi ha aiutato, c’è stato un clima positivo. Ringrazio tutti gli altri candidati. Siamo una squadra unita, un po’ come l’Italia di Roberto Mancini.”
Nei Municipi, invece, i colpi di scena non sono mancati. Nel Municipio I, dopo “l’affaire Bonaccorsi”, l’ex Sottosegretaria ai beni culturali ha vinto largamente la competizione interna e sarà la candidata della coalizione. Vittoria larga per Paolo Marchionne nel Municipio III: l’ex Presidente non era dato per favorito e invece ha ribaltato il pronostico. Nel IV Municipio la spunta Massimiliano Umberti, nel V il candidato Presidente sarà Mauro Caliste. A Tor Bella Monaca, VI Municipio, Fabrizio Compagnone batte la concorrenza di Alessandra Laterza. Dal VII Municipio un’altra sorpresa. Al fotofinish la spunta grazie alla consultazione online Francesco Laddaga, sostenuto anche da Caudo. In IX Municipio ha vinto la Dem Titti Di Salvo, mentre nel X il medico Mario Falconi. Nel Municipio XI correrà alla presidenza il PD Gianluca Lanzi, mentre nel XII è stata battaglia fino all’ultimo voto tra l’ex responsabile del Lavoro nella segreteria del PD con Zingaretti Segretario Marco Miccoli, ed Elio Tomassetti che alla fine l’ha spuntata. Il XIII Municipio esprime la terza donna di coalizione candidata Presidente: Sabrina Giuseppetti ha battuto Roberto Fera. Dal XIV risultato a sorpresa (non per gli addetti ai lavori): Marco della Porta, ex assessore alla cultura della giunta Barletta, ha la meglio sull’ex deputata Pd Ileana Argentin, sostenuta anche da Liberare Roma. Nel Municipio XV, infine, ritorno di fiamma di Roma Nord per il suo ex Presidente Daniele Torquati che batte largamente la concorrenza di Luigina Chirizzi.
Col risultato acquisito il centrosinistra è chiamato a riunirsi attorno a tutti i candidati per cominciare la salita più ripida: quella di far eleggere Gualtieri sindaco. E sarà una vetta tutta da scalare.