Politica
Il centrosinistra come l’Ulivo del ’96, il sogno di Letta per le elezioni 2023
Di Alessandro Cozza
Tre giorni di incontri e dibattiti proprio nel mezzo delle elezioni amministrative. Tra primo e secondo turno, mentre tutte le coalizioni sono a lavoro per trovare i giusti equilibri in vista dei ballottaggi, in piazza a Bologna va in scena “La Repubblica delle idee”, rassegna organizzata dall’omonimo quotidiano, che fino a domenica ospiterà non solo diversi esponenti politici e delle istituzioni nazionali e internazionali, ma anche diverse personalità tra studiosi e intellettuali. Ieri, ad aprire la rassegna, sono stati i leader della coalizione giallo-rossa. Sul palco prima il Segretario del PD Enrico Letta con il Direttore Maurizio Molinari, poi Giuseppe Conte intervistato da Stefano Cappellini.
Tanti i temi trattati, dalle discussioni interne alle coalizioni all’agenda di Governo, dalla politica estera a quella dell’economia interna. «Chi ha di più paghi di più, è scritto nella Costituzione. Il prezzo del futuro non è uguale per tutti. Non è possibile chiedere alle stesse persone di pagare lo stesso prezzo di futuro. Quando una persona non riesce arrivare alla fine del mese, quando un’azienda sta per chiudere e quando i salari non consentono di sopportare l’aumento del costo della benzina non si può chiedere una sovrattassa a chi fatica a quel modo, a quella persona, di farsi carico rispetto al futuro di un tema che non è in grado di sopportare. E di pagare la stessa cifra di chi ne può sopportare mille volte tanto», ha esordito Letta.
Tra i capitoli della discussione la legge sul Fine Vita. «Sulla legge sul suicidio assistito dobbiamo correre. Dobbiamo andare incontro alle persone che soffrono», ha detto sul tema Conte.
«Voglio dirlo con tutta la forza che ho: stiamo parlando di temi che richiedono profonda delicatezza e chi li affronta in modo sguaiato, portando aspetti identitari, fa solo propaganda. Il nostro impegno a che la norma diventi leggi è un impegno totale. Mi vergognerei se questa legislatura si concludesse senza la norma sul suicidio assistito», la posizione espressa dal Segretario Dem.
Sulla guerra in Ucraina l’idea comune è la stessa, pace subito. «La nostra posizione sull’Ucraina è questa: in questo momento, più che inseguire un’illusoria vittoria militare contro Putin, con il rischio di incidente nucleare, di terza guerra mondiale, di carestia, riteniamo che sia più giusto, equo e ragionevole inseguire e lavorare per portare Kiev a una vittoria politica, un negoziato di pace», le parole del leader 5 Stelle.
«Il 21 giugno in Parlamento ci sarà una discussione positiva e importante. Non ho dubbi che sarà un buon contributo del Parlamento italiano alle soluzioni che devono portare alla pace», ha detto Enrico Letta che poi ha sottolineato che «se la prossima settimana si uscisse dal consiglio europeo e la notizia non fosse che l’Ucraina è candidata all’adesione all’Ue, ma che l’Europa ha rinviato, sarebbe un colpo durissimo. l’Italia è stato il paese che ha spinto di più per dare lo status di paese candidato all’Ucraina, che non vuol dire il suo ingresso domattina, ma il riconoscimento politico dello status di candidato».
Infine, cosa ne sarà delle attuali coalizioni che compongono il Governo Draghi? «Parliamo di campo progressista, mi sembra una formula più riassuntiva di forze che vogliono lavorare al miglioramento della società», ha nicchiato Conte.
«Io sono legato all’idea dell’Ulivo e della vittoria di Prodi del ’96, si vince con un’idea più avanzata del futuro, non se si mette insieme un altro pezzettino del puzzle. Non andrò a ricercare ogni pezzettino del puzzle e vedere di evitare che uno butti fuori l’altro, ma lavorare per mettere in campo le migliori idee, le migliori energie», così invece il Segretario PD.
Non solo dibattiti e interviste, saranno tre giorni ricchi di workshop gratuiti, concerti e reading scenici e incontri insieme a personalità dello spettacolo. Ma cosa si intende quando si parla de “La Repubblica delle Idee”? «Sono 72 ore di eventi per coinvolgere soprattutto le giovani generazioni sui temi che più segnano gli interrogativi del nuovo secolo», la presentazione della kermesse che arriva direttamente dal Direttore Molinari.