Politica
IA, eurodeputati chiedono di coinvolgere i cittadini nella stesura dei codici etici
Di Giampiero Cinelli
I membri del Parlamento Europeo Brando Benifei, Svenja Hahn, Katerina Konečná, Sergey Lagodinsky, Kim Van Sparrentak, Axel Voss e Kosma Złotowski hanno inviato una lettera all’AI Office dell’Ue per chiedere una maggiore inclusione della società civile e degli stakeholders nella stesura dei codici etici per l’intelligenza artificiale (IA) di uso generale. Gli eurodeputati hanno espresso dubbi sul processo di elaborazione dei codici.
La lettera è stata pubblicata dal sito Politico Morning Tech. La missiva esprimeva preoccupazione per il piano della Commissione di coinvolgere inizialmente solo i fornitori di modelli di IA, sottolineando l’importanza di un processo inclusivo che coinvolga voci diverse provenienti dalle aziende, dalla società civile, dal mondo accademico e da altri stakeholder.
I legislatori hanno invitato l’AI Office ad aderire ai requisiti dell’AI Act che prevedono il coinvolgimento di questi gruppi insieme ai fornitori dei modelli di AI, senza rendere sbilanciato il processo in atto sulla regolamentazione.
Secondo Eliza Gkritsi, Tech Editor di Euractiv, la Commissione europea intende consentire ai fornitori di modelli di IA di redigere codici di pratica per la conformità alla legge sull’AI, con un ruolo di consultazione da parte delle organizzazioni della società civile. La Commissione potrebbe concedere a questi codici validità a livello europeo attraverso un atto di esecuzione. Insomma sarà interessante comprendere se le consultazioni basteranno a far in modo che vi sia davvero anche l’impronta della società civile sulla normazione dell’intelligenza artificiale, o se invece l’iter possa rivelarsi prettamente formale.