Politica
G7, Giorgia Meloni unica donna. Con Tokyo grande sintonia
Di Giampiero Cinelli
Al tavolo dei sette grandi del mondo c’è una donna, l’unica, che stringe mani e si confronta senza timore reverenziale. Giorgia Meloni oggi a Hiroshima ha parlato con il primo ministro giapponese Fumio Kishida: «Italia e Giappone sono potenze regionali che devono esercitare il loro ruolo di responsabilità in seno al G7», che inizierà domani. Secondo fonti italiane è stata la prima ad arrivare, nella notte, e sarà la quinta donna a partecipare a un G7 dopo Angela Merkel, Theresa May, Margareth Thatcher, la canadese Kim Campbell nel 1993. All’incontro prenderà parte però anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
I rapporti tra Roma e Tokyo
Roma e Tokyo stanno lavorando al rafforzamento delle loro relazioni, «Sono molto contenta della concretezza con la quale abbiamo dato seguito agli impegni assunti quando a gennaio a Roma abbiamo elevato i nostri rapporti a partenariato strategico», ha detto Meloni, facendo riferimento in particolare agli accordi siglati tra i due Paesi nell’ambito della cooperazione scientifica e tecnologica e sulle coproduzioni cinematografiche. Kishida è ovviamente sulla stessa lunghezza d’onda: «Benvenuta in Giappone, sono molto lieto di poterti accogliere nella mia città. Nella mia visita a Roma abbiamo deciso di elevare i nostri rapporti a partenariato strategico. Desidero ulteriormente concretizzare questa relazione – ha affermato il premier – che si è detto soddisfatto dell’intesa raggiunta tra Giappone e Italia nell’ambito della collaborazione cinematografica. Il giapponese ha aggiunto che è ferma intenzione del Giappone «lavorare in stretta relazione con l’Italia in vista del G7 dell’anno prossimo». Kishida ha inoltre approfittato del colloquio con Meloni per esprimere le proprie condoglianze alle vittime del maltempo in Emilia Romagna.
Le convergenze
Italia e Giappone condividono l’importanza di collaborare sul versante della Difesa e su quattro importanti assi: la coesione nei confronti della Cina, il Sud globale, l’Ucraina e il disarmo nucleare. Oltre alla transizione energetica che deve permettere di non creare nuove dipendenze.
La Cina avverte
Molto probabile, si ipotizza da remoto, la partecipazione di Zelensky alla riunione, anche se si valuta un suo arrivo in Giappone in base alla situazione militare. Intanto Pechino ha esortato Usa, Giappone e gli altri Paesi del G7 a «rispettare i documenti politici sulle relazioni bilaterali con la Cina, a rispettare il principio della ‘Unica Cina‘, a sospendere le connivenze e il sostegno alle forze di indipendenza di Taiwan». Questo il monito del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin in merito alle ipotesi che il summit G7 di Hiroshima includa nel documento finale il richiamo sull’importanza della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan.